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L'INTERVISTA
08 Giugno 2017
La stagione 2016-2017 con la maglia dell'Ostiamare può definirsi sicuramente positiva per Riccardo Martorelli, difensore centrale e, all'occorrenza, esterno basso ex Rieti e Lupa Roma. Un campionato di alto livello che rende soddisfatto il calciatore biancoviola: "Il mio bilancio sulla stagione appena conclusa - esordisce Martorelli - è più che positivo. Record di punti nella storia dell'Ostiamare, play-off centrati e posizionamento di classifica tutto l'anno nelle prime 4 posizioni. Se proprio volessi cercare gli unici aspetti negativi è il grande rammarico per i secondi tempi delle sfide contro il Rieti in cui volevo ben figurare da ex capitano: il ritorno in casa dove siamo andati al riposo in vantaggio per 1-0 e poi abbiamo perso 3-1 ed anche nel play-off stessa sorte e stesso risultato. La stagione comunque la considero assolutamente positiva sia a livello umano che tecnico". Un'annata in cui tutto è andato per il verso giusto anche dentro lo spogliatoio biancoviola: "Si, te lo confermo. Nell'anno appena concluso ho ritrovato due ex compagni come Colantoni e Piroli (ex Pomezia in C) ed in più ho condiviso lo spogliatoio con altri giocatori/amici di grande spessore umano come D'Astolfo, Vano e Barrago. Considero poi assolutamente positivo anche il rapporto instauratosi con mister Greco che stimo moltissimo per la sua gestione e conoscenza calcistica. Ora sono in vacanza cercando di svagarmi un pochino ed al mio rientro dovremmo sederci a tavolino con il Direttore Quadraccia ma credo che non ci saranno particolari problemi".
Dal prossimo futuro che potrebbe tingersi nuovamente di biancoviola al giudizio, schietto e sincero, sul mondo del calcio: "Il mio sogno nel cassetto? Purtroppo sembra brutto e cinico dirlo ma per ora non ne ho, cerco solo di continuare ad imparare ed allenarmi sempre al 100% con grande umiltà per nn avere rimpianti o alibi. Tra infortuni e persone poco chiare spesso sono stato ad un passo dal mollare ma la passione è stata sempre troppa. Purtroppo la meritocrazia in questo sport non è cosa conosciuta e gli ipocriti sguazzano in queste situazioni di interesse ed amicizie. Comunque, se proprio devo dire qualcosa, non mi dispiacerebbe vincere un altro campionato. Il mio allenatore preferito? Cito Antonio Conte, persona senza peli sulla lingua, cinico, concreto che si basa su ciò che vede in allenamento (vedi esclusione di Diego Costa per non essersi allenato), fa della motivazione agonistica il suo punto di forza ed io mi rivedo molto nei suoi pensieri. Come calciatori invece dico Sergio Ramos per le sue qualità ma anche Bonucci per come comanda la difesa o Chiellini per la caparbietà visto che pur non avendo doti tecniche sopperisce alla grande con la sua aggressività: sintetizzando cerco di rubare sempre con gli occhi da questi grandissimi campioni ogni dettaglio".
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