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L'INTERVISTA
21 Giugno 2017
Luca Sbardella insieme ad Andrea Servi ai tempi della Lupa Frascati
"Ricordo molto bene la disponibilità di Andrea Servi verso noi più giovani, io in lui rivedevo me, eravamo simili di carattere ed era un esempio da seguire per umiltà e dedizione al lavoro: parlava sempre al momento giusto e mai per dire cose banali, purtroppo il male lo ha portato via troppo presto ma nella malattia ha lasciato a tutti noi una lezione di vita nel non mollare mai". Un messaggio sentito e molto bello quello lanciato dal difensore classe 1993 Luca Sbardella che, dopo aver trascorso la sua ultima stagione con la maglia del Flaminia in Serie D, non giocherà con la formazione di Vigna la prossima stagione: "Confermo che non rimarrò al Flaminia, sono arrivato a dicembre 2016 esclusivamente per la presenza del direttore sportivo Stefano Mattiuzzo e, una volta venuta meno la carica di ds da parte di Mattiuzzo che stimo molto come persona, avevo già maturato la decisione di non rimanere. La stagione con il Flaminia? Dal mio punto di vista potevamo fare meglio guardando ai valori della rosa ma probabilmente quello che abbiamo ottenuto rispecchia ciò che ci siamo meritati fermo restando che abbiamo fatto un campionato tranquillo in linea con l'ambizione della società. La nota positiva é l'aver incontrato compagni con i quali ho legato: in particolar modo cito Tricoli, Cicino, Delgado e Lucchese". Dal recente passato agli anni di Lupa in cui vinse il campionato d'Eccellenza conoscendo poi Andrea Servi: "Ho avuto la fortuna di far parte per due anni di due squadre che rispecchiavano perfettamente l'ambjzione del Presidente Cerrai e ricordo con piacere il gruppo costituito da grandi persone. Il secondo anno conobbi Andrea Servi, io ero un ragazzino under e chiaramente è più difficile costruire un rapporto al di fuori del campo ma rimasi positivamente impressionato sia dal calciatore che dall'uomo che per me resta e resterà sempre un grande esempio. Il mio futuro? A dicembre sono rientrato nel Lazio dopo esser uscito e aver giocato a Chieti e a Grosseto. Sono umile ed ambizioso, lavoro tutti i giorni per arrivare nei professionisti e il mio obiettivo é quello. Il mio sogno era arrivare a giocare nei professionisti con il Chieti, una piazza che mi ha dato tanto con cui credo di aver ricambiato in parti uguali e in cui sono stato benissimo e conservo tanti amici. Attenderò l'occasione giusta, voglio un progetto serio".
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