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L'INTERVISTA
03 Luglio 2017
Luca Tarantino lascia Trastevere dopo una sola stagione
Tra i diversi calciatori che non faranno più parte del Trastevere Calcio nella prossima stagione, c'è anche il nome di Luca Tarantino, difensore classe 1993 che, dopo aver disputato 4 stagioni con la maglia del San Cesareo, ha collezionato nella passata stagione 28 presenze con 1 gol: "Faccio parte dei 15 giocatori che hanno lasciato Trastevere ma tengo a precisare che nel mio caso sono io a non aver rinnovato. Il motivo? Ci sono state tante situazioni che hanno portato al non mantenimento dell'intero gruppo dell'anno scorso, anche il non rinnovo di capitan Paolacci e Tajarol che non è assolutamente dipeso dalla loro volontà ha inciso molto nella mia decisione perchè a mio avviso hanno rappresentato i due pilastri principali di un'annata incredibile e a catena piano piano anche gli altri compreso me. Secondo me c'è stato anche un mancato sforzo da parte della società di "accontentare" alcuni dei giocatori principali e onestamente dispiace perché la stagione 2016/2017 è stata un'annata magnifica, la più bella per me a livello personale in questi anni e mi sarebbe piaciuto confermare questo gruppo. L'intera squadra ha fatto un campionato strepitoso, è stato un anno pieno di emozioni, e ho molti ricordi bellissimi: dai cori cantati a fine partita nello spogliatoio con tutti i compagni, alle battaglie, passando per l'unione in campo, il chiamarsi al telefono con il capitano Paolacci, Pieri e il bomber Tajarol il giorno prima di una gara per caricarsi e farci forza. Il più bello in assoluto? E' stato il mio primo gol con la maglia del Trastevere: l'affetto, gli abbracci e sentire di aver fatto qualcosa di bello per tutti i compagni mi ha fatto sentire veramente importante per loro".
Dal recente passato ai suoi ideali come calciatori ed allenatori: "Il mio difensore ideale è Fabio Cannavaro, mi sono innamorato di lui l'anno del Mondiale vinto. Per quanto riguarda il mio allenatore ideale fortunatamente sono stato sempre con ottimi mister anche con lo stesso Aldo Gardini (l'ultimo in termini cronologici, ndr) mi sono trovato benissimo, allenatore preparatissimo e persona eccezionale, mi ha insegnato molto e gli devo molto. Sinceramente al di là dei compagni mi dispiace "separarmi" anche da lui. Vorrei aprire una parentesi anche per il mister Pietrucci perché devo molto anche a lui ma colui che mi ha insegnato di più è stato senza dubbio Fabrizio Ferazzoli , gli sono molto legato e gli devo tantissimo: è un allenatore fortissimo e molto preparato in tutto sia sotto il profilo professionale che sotto il punto di vista umano. Nei primi anni a San Cesareo ero Under e lui mi ha insegnato praticamente tutto. Ho appreso sempre un qualcosa da tutti gli allenatori che ho avuto ma se sono arrivato fin qui gran parte del merito è suo. Calciatori a livello regionale che non posso dimenticare? Ti cito Giorgio Galluzzo, Marco Paolacci e Stefano Tajarol: con Giorgio i primi anni che ero under mi ha insegnato tantissimo, mi ha seguito molto ed è stato per me un grande riferimento. Stefano chi lo conosce sa che persona è: un amico prima di tutto, un fratello maggiore che se può ti dà anche l'anima, attaccante meraviglioso, il più forte con cui ho giocato insieme e contro. E chiudo con Marco, il mio capitano per eccellenza: con lui ho un rapporto favoloso ,sono "innamorato" di lui sia come ragazzo che come giocatore avendo condiviso gioie e dolori, è un fratello maggiore per me, maestro di vita e di campo. Posso dire che dopo Cannavaro è lui il mio secondo giocatore preferito. Il mio futuro? Fortunamente le richieste non mancano, valuterò in tempi brevi la migliore per me e sceglierò dove andare la prossima stagione".
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