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L'intervista
11 Settembre 2018
Bruno D'Alessio
Si avvicina l'esordio in campionato di domenica pomeriggio per il Trastevere di mister Fabrizio Perrotti. A margine della sessione di allenamento odierna è stato il vicepresidente amaranto Bruno D'Alessio a fare un punto della situazione, partendo proprio dal campionato: "Vedendo il girone, mi aspetto una stagione complicata con molte pretendenti alla vetta. Noi ci stiamo allenando per rimanere sempre su buoni livelli. Assieme al presidente Betturri ci stiamo muovendo per non compiere il passo più lungo della gamba e per durare a lungo". Passando agli obiettivi, D'Alessio è chiaro: "Non voglio illudermi. So che ci sono squadre molto forti che hanno speso tanto. Noi dobbiamo ambire a rimanere tra le prime cinque, continuando a dare lustro ad una società che, solo quattro anni fa, era in terza categoria. Abbiamo compiuto una scalata impressionante anche grazie alle nostre qualità morali. Non vogliamo essere un fuoco di paglia e questa società sta lavorando per mantenere il Trastevere su standard elevati".
Il vicepresidente amaranto passa poi a parlare delle giovanili, alle quali il club di patron Betturri ha sempre dato grande attenzione: "Il nostro impegno è stato calibrato soprattutto per quello che riguarda le giovanili. Basta pensare che lo scorso anno nelle categorie agonistiche più piccole abbiamo ottenuto cinque vittorie su cinque campionati. Dietro al lavoro, però, c'è sempre un atteggiamento etico. Noi siamo associati alla Comunità di Sant'Egidio e vogliamo insegnare ai ragazzi che prima ci sono sempre la famiglia e lo studio. Bisogna cercare di vincere, ma sempre con il rispetto per l'avversario e fare in modo che il calcio sia veramente sport". Un'ultima battuta Bruno D'Alessio la rivolge alla situazione del calcio italiano: "Stiamo vivendo una fase di transizione. Bisogna che tutti coloro che fanno scuola calcio, lo facciano prestando attenzione a chi le guida, ad affidarsi a tecnici preparati anche a dare scuola. Il calcio non deve essere una sorta di società che mira a costruire giocatori abituati ai soldi ed ai guadagni. Serve umiltà e serietà. Sono sicuro che verremo fuori da questa situazione, c'è tanta confusione, ma anche la speranza di dare ai giovani un futuro migliore".
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