L'INTERVISTA

Tajarol a GR Review: "Prof? Ragazzi credete nel vostro sogno"

Il bomber del Trastevere, intervenuto nel corso del nostro nuovo format social del lunedì, ha ricordato le finali di Coppa Italia e lanciato un messaggio importante ai più giovani che sognano un giorno di giocare tra i professionisti

A 25 anni ha deciso una finale. Sacrificio, impegno, talento, passione per una storia d'amore e pallone di un uomo che ha realizzato i suoi sogni senza mai arrendersi. Stefano Tajarol, una vita per il gol. Quindi per tutti gli appassionati di calcio Tajagol, come l'hanno ribattezzato il direttore di Gazzetta Regionale, Diego Cavaliere e Gabriele Ziantoni nel corso della prima puntata di "GR REVIEW", il nuovo format social targato Gazzetta, in diretta sulla pagina Facebook ufficiale della nostra testata ogni lunedì. 376 partite e 253 gol tra Serie C, D, Eccellenza e Promozione. Una carriera partita da Torrimpietra arrivando fino in Lega Pro in maglia Lupa Roma. Dopo la parentesi di una stagione al Pomezia è tornato al Trastevere: sei gol in diciassette incontri. E tra questa miriade di gol potevano mancare quelli nelle finali di Coppa Italia? Nel 2008, con il torneo tricolore - finalissima in programma domani al "Tre Fontane" tra Cynthia e Team Nuova Florida - ancora unificato tra Eccellenza e Promozione, Tajarol ha segnato per il Palestrina contro il Formia e ha ricordato quei momenti memorabili a "GR REVIEW": "Quella di Palestrina è stata un'annata fantastica, noi eravamo in Promozione e con tutte quelle squadre come Formia, Terracina, Gaeta ti trovavi a giocare contro Alfonsi, Antonucci, Antonini. Noi eravamo giovanissimi, un grande gruppo. Tutto ci aspettavamo eccetto che portarla fino alla fine, una soddisfazione immensa, un gruppo storico per una vittoria fantastica che non dimenticherò mai". Ippoliti l'allenatore dell'impresa del Palestrina, della quale Tajarol ha ripercorso l'intero tragitto verso il trionfo finale: "Prima abbiamo eliminato il Terracina nel gironcino a tre squadre, dove in caso di vittoria approdavi in semifinale. Indimenticabile: avevo 38.5 di febbre e segnai il gol del 3-2, Antonini aveva fatto due gol raggiungendoci sul pari e poi la mia rete ci ha aperto le porte della semifinale". Gli stati d'animo e la carica emotiva trasmessi da un evento importante, influiscono su un atleta, già dal giorno in cui sa di dover sfruttare un'occasione unica: "C'è un'adrenalina inspiegabile, soprattutto quando sei più giovane. Ti carica e non vedi l'ora di tirarla fuori. Con l'età e le esperienze maturate sul campo la gestisci in modo diverso. Ricordo che grazie a queste energie positive in campo ho corso come un matto e che questi aspetti siano fondamentali in una gara secca dove devi dare tutto: cuore, gambe e testa". Il messaggio finale di Stefano Tajarol è di quelli esemplari per i giovani: "Oggi hanno grande opportunità giocando in Serie D, Eccellenza. Prima era più difficile entrare in contesti del genere. Non devono mollare, devono crederci, devono sognare. Se hanno una passione dentro alla fine riusciranno ad arrivare". Parola di bomber. Parola di Tajagol. 

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