L'INTERVISTA
Bomber Bernardotto: "Giorgia, Gardini, Lanusei e i 14 gol"
Vincitore della diciannovesima edizione del “migliore del weekend in Serie D”, l'attaccante classe 1997 del Lanusei racconta i segreti di una grande stagione personale e collettiva
Dopo aver regalato l'ennesima gioia della stagione al suo Lanusei con la doppietta decisiva in casa del Sassari Latte Dolce, l'attaccante 21enne Gabriele Bernardotto è felice di quanto fatto fin qui: "Sono molto contento di aver raggiunto quota 14 reti quest'anno e spero di finire segnando ancora più gol. Il mio segreto è stata la fame di fare bene, la voglia e la grinta che metto ogni volta che scendo in campo. Sono fermamente convinto che senza la fame non si raggiunge nulla". Un Lanusei primo in classifica nel girone G di Serie D a +7 dal Trastevere ed Avellino: "Per mantenere il primato - spiega Bernardotto - serve mantenere la massima concentrazione fino alla fine e giocare come abbiamo fatto fino ad adesso senza mollare nulla". Parole dolcissime quando si parla del club sardo e del mister Aldo Gardini già avuto nell'esperienza comune a Trastevere: "Il Lanusei come il mister Gardini li ringrazierò per sempre perché mi hanno dato questa grande opportunità e li sto ripagando nel migliore dei modi. Tutto questo che sto facendo è anche grazie a loro chiaramente. Il salto in Serie C sarebbe qualcosa di inaspettato per una realtà come Lanusei, ma tutti si stanno impegnando per fare in modo di affrontarlo, eventualmente, al meglio. Per me, essendo appunto una società organizzata, lo potrà sostenere". Si chiude con una dedica speciale e una battuta sul tempo libero in Sardegna: "Trovare qualcosa da fare a Lanusei é difficile (ride, ndr). Però stiamo tutti insieme, facciamo tanto gruppo, giochiamo alla Play-Station, cerchiamo di fare quello che serve per unire un gruppo che in mezzo al campo e fuori è compatto in tutto e per tutto. Dedica per l'ultima doppietta? Il pensiero va alla mia ragazza Giorgia che ha festeggiato il compleanno il 1 marzo". Dal calcio al cuore passando per una favola chiamata Lanusei: parola di Gabriele Bernardotto.