Intervista

GR Review, Betturri e Sfanò: “Noi ci crediamo ancora”

Intervenuti nel nostro format Social, il dg e il Capitano del Trastevere lanciano la sfida al Lanusei: "Rimangono poche partite e pochi punti ma noi saremo lì fino alla fine"

Le immagini del suo gol hanno fatto il giro del Lazio e non solo. Arrivando, probabilmente in tutta la Penisola. Se poi la partita si vince al 91’, contro l’ultima in classifica, dopo essere stati in vantaggio di due reti, la storia comincia ad assumere ancora più epicità. Parliamo di Marco Sfanò e del suo Trastevere, reduce dalla vittoria in extremis contro l’Anziolavinio e ancora in corsa per il salto nei professionisti. Lanusei permettendo. “Vederli vincere sempre non aiuta – spiega il capitano intervenuto durante la nuova puntata di Gr Review – ma noi dobbiamo crederci fino a quando la matematica non ci condanna. Certo le speranze ormai sono poche: diminuiscono partite e punti ma noi dobbiamo rimanere concentrati”. Sorride il direttore generale Flavio Betturri: la concentrazione è stato il problema riscontrato nell’ultima gara contro l’Anzio. “Non puoi stare avanti 2-0 per di più in casa e farti recuperare in questa maniera a mezz’ora dalla fine – spiega il dg – per fortuna siamo riusciti a vincerla. Fatemi fare i complimenti al Lanusei, però, e a mister Aldo Gardini. Siamo stati noi del Trastevere a lanciarlo come allenatore: per una vita aveva fatto il secondo di Pirozzi. Quando Sergio mollò per i motivi che conosciamo, decidemmo di promuovere Aldo. Facemmo bene: abbiamo fatto due campionati ai vertici e ora lui sta per vincere il nostro girone. Sarei felice per lui”. Felicità condivisa da un’altra vecchia conoscenza del Trastevere e di Gardini: Marco Paolacci, ex compagno di Sfanò e prossimo avversario con la maglia dell’Albalonga. “L’anno a Trastevere fu magico, anche se non finì come tutti sognavamo – commenta il difensore marinese intervenuto in videochiamata – ho lasciato un grandissimo gruppo. Abbraccio tutti”. “Mercoledì riposi, no?” lo prende in giro Sfanò. “Vediamo” risponde Paolacci tra le risate.

Chiude con un discorso più serio, il dg Berrutti. Si parla di impianti sportivi a Roma e delle difficoltà, in caso di arrivo in Lega Pro, del restare nella Capitale: “Avere uno stadio di proprietà ti permette di programmare – conclude il direttore generale – A Roma di impianti omologati per il professionismo, però, ce ne sono pochi. In caso di approdo tra i prof saremo costretti ad emigrare fuori dalla città. La cosa non ci spaventa ma ci dispiace. Trastevere è Roma nel Mondo. In più lavoriamo per il territorio: stiamo crescendo i nostri ragazzi per portarli in Prima Squadra. L’obiettivo è duplice: abbassare i costi e dare loro una vetrina importante”.

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