A tutto Delgado: "Unipomezia, Vis Artena e la Lazio"

Quindicimila cuori, tinti di rossoverde, animano una città che anticamente si presume fosse denominata Volsci: oggi è Artena. Nel calcio, che è lo sport più popolare in Italia e nel mondo, Artena si misura nel prestigioso campionato nazionale dilettanti e lo fa con onore nel più che agguerrito girone G. La squadra di Campolo è attualmente ottava con 27 punti: nel recentissimo passato ha ottenuto un'importante vittoria all'Angelo Sale col Ladispoli ed è stato il settimo successo complessivo che porta una firma nobile del calcio tricolore ed iberico, quella di Alfonso Roberto Delgado. Classe 1986, ex Lazio, il forte attaccante di San Miguel de Abona, ha avuto, sin da subito, un ottimo impatto con la realtà rossoverde. ''Si, devo ammettere che sono stato subito messo a mio agio da tutta la dirigenza, i nuovi compagni e lo staff tecnico della Vis Artena. Ho trovato un ambiente ottimo per poter giocare a calcio in maniera professionale: per me questo era una priorità, dopo l'indimenticabile biennio vissuto a Pomezia con la maglia dell'Uni''. Nella sua lunghissima e brillante carriera, il puntero spagnolo, ha vinto una Coppa Italia con la Lazio nel 2003 ed una Coppa Italia per club di Eccellenza alla corte di Valter Valle. ''La Lazio è e resterà sempre nel mio cuore: appena posso vado allo stadio Olimpico per seguire i biancocelesti che devo ammetterlo, emozionano proprio come ai tempi dello scudetto vinto con Eriksson. Ho militato in molti club importanti ma citare appunto l'Unipomezia con cui ho condiviso momenti unici è quantomeno doveroso: ringrazio per tutto ciò che hanno fatto per me in termini di stima e affetto il presidente Valle e suo figlio Federico''. La realtà ora recita Vis Artena: sette punti nelle ultime tre gare per la compagine diretta da mister Campolo. ''La vittoria appena ottenuta è fondamentale -analizza Delgado- perché ora siamo a centro classifica e non più protesi verso il basso. Ottenere i tre punti grazie a due reti da parte mia ha reso tutto speciale. Adesso dobbiamo rimanere sereni e continuare a crescere sotto l'aspetto della mentalità. La stagione è ancora lunga e non possiamo permetterci il lusso di rilassarci''. Il girone laziale, campano e sardo celerà insidie ogni domenica: il calciatotre iberico ne è convinto. ''Il livello generale è molto buono: c'è equilibrio. I risultati non sono mai scontati, vedi il match tra il Città di Anagni e la super corazzata Turris terminato a reti bianche: le squadre importanti sono molteplici, quando c'è molta competizione tutto assume più significato e fascino''. In un contesto nobile come la D, per la Vis Artena emergere è un vero e proprio vanto. ''Decisamente -conclude Delgado- qua viviamo un piccolo sogno dove io cerco di dare il mio contributo. Ci tengo a ringraziare, per tutto ciò che per noi giocatori rappresenta, patron Di Cori cosi come il dt Matrigiani: un ideale abbraccio, colmo di stima, lo rivolgo ad Angelucci e a Bucci: quest'ultimo lo saluto con affetto. Con mister Campolo c’è poi condivisione di idee in generale sicuramente salutare per me: lui mi mette nelle condizioni di esprimermi al massimo. Qua alla Vis Artena siamo una bella famiglia che vuole crescere e continuare a far divertire i propri sostenitori''.