L'INTERVISTA

Monterosi, Costantini si racconta: "Il segreto è crederci"

Il difensore biancorosso si confessa tra passato, presente e prossimo futuro che si chiama Aglianese

Circa 350 presenze tra Eccellenza, Serie D e C condite da 72 reti. Una media niente male per un centrocampista che nelle ultime stagioni si è riscoperto anche difensore. Parliamo di  Andrea Costantini, classe 1985, che sta vivendo una seconda giovinezza nel suo quarto campionato con la maglia del  Monterosi  (in mezzo c’è la parentesi con la Vis Artena). Guida la difesa biancorossa ma il primato della squadra di D’Antoni è frutto anche delle sue sei segnature. Il vizietto del gol Costantini ce l’ha sempre avuto: “Un po’ di confidenza con il gol ce l’ho nel sangue. Il segreto? Bisogna credere in quello che uno fa, devi essere bravo ad essere in quella zona del campo dove capita il pallone. E poi un pizzico di fortuna che non guasta mai”. Al Monterosi segnano tutti, anche difensori e centrocampisti: “Ha ragione il nostro mister quando afferma che essere la miglior difesa è merito forte degli attaccanti. Nel calcio di oggi fase offensiva e difensiva coinvolge tutta la squadra”. Forse sottovalutato da tanti direttori sportivi ed operatori di mercato. Per il Monterosi invece Andrea Costantini rappresenta un punto di forza. Il jolly biancorosso non ha rimpianti nel passato: “Ognuno nella propria carriera ha ciò che si merita. Mi sto divertendo e l’ho fatto anche in passato. In serie C ero troppo acerbo ed ora sono troppo maturo. Dispiace per quell’infortunio che ebbi a Pomezia quando segnai 13 reti da play senza rigori in 22 presenze prima della rottura del crociato. Quella senza dubbio fu la mia migliore stagione anche se spero che a maggio anche quella attuale possa passare alla storia”. Passando all’attualità dopo la vittoria proprio in casa della sua ex squadra Costantini ed il Monterosi attendono al Martoni l’Aglianese: “Squadra in salute che già all’andata ci aveva fatto una buona impressione e che a dicembre si è rinforzata meritando la classifica che ha. Bisogna proseguire a far punti senza preoccuparci di quello che fanno gli altri dietro di noi”.



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