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L’INTERVISTA

Aprilia Racing, parla Siragusa: “Prevenire è meglio che curare”

Il pensiero del preparatore atletico che, raccontandoci i programmi personalizzati per la Serie D, ha un invito rivolto a tutti

12 Marzo 2020

Tiziano Siragusa, preparatore atletico dell’Aprilia Racing

Tiziano Siragusa, preparatore atletico dell’Aprilia Racing

Tiziano Siragusa, preparatore atletico dell’Aprilia Racing

Il calcio è fermo in Italia, in ogni categoria e in questo periodo le società stanno cercando di organizzarsi al meglio con allenamenti personalizzati. Abbiamo sentito il preparatore atletico della prima squadra dell’Aprilia Racing Tiziano Siragusa per saperne di più: “Purtroppo in questo momento stiamo vivendo qualcosa di surreale, sia nel quotidiano e di conseguenza naturalmente anche nel mondo dello sport. La nostra squadra dell’Aprilia Racing come tutte le altre credo, ha interrotto gli allenamenti, e con tutto lo staff sia tecnico che dirigenziale, abbiamo deciso di attuare un programma in cui svolgeranno delle sedute singolarmente, sia con impegno  metabolico che neuromuscolare, ovviamente tutti esercizi da eseguire in casa o al massimo all'aria aperta. È un modo di allenarsi abbastanza insolito da quello a cui siamo abituati tutti i giorni al campo ovviamente, anche se comunque ogni atleta prima della stagione si allena per conto suo prima di ritrovarsi in gruppo con la squadra, pensiamola così. 

Per monitorare il lavoro e valutare il carico di allenamento e lo stato di forma dei nostri atleti, continueremo come abbiamo fatto fino ad oggi ad utilizzare le 3 scale TQR, VAS e RPE in modo da valutare qualità del recupero, dolori muscolari e percezione dello sforzo post allenamento, sono fiducioso che i nostri atleti essendo tali manterranno uno stile di vita adeguato sia sotto il piano dell'allenamento che dell'alimentazione e adotteranno le giuste restrizioni emanate dal decreto, ovvero come abbiamo già sottolineato a loro più volte che l'allenamento deve essere svolto assolutamente in solitudine”. Una situazione davvero difficile e singolare con un pensiero rivolto a tutti: “Un consiglio che mi sento di dare a tutti gli sportivi e non in generale è quello di stare il più possibile a casa, perché ognuno di noi può essere portatore sano di questo virus e non saperlo, quindi per prevenire ogni possibile propagazione, invito tutti ad uscire per lo stretto necessario e soprattutto uscire da soli, sperando che ognuno di noi nel più breve tempo possibile torni alla sua vita normale”. 

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