l'intervista

Cassino, Urbano: "Situazione surreale, torneremo a sorridere"

Le parole del tecnico dei biancazzurri tra passato, presente e futuro

Ben due promozione in serie da calciatore con le maglie dell’Empoli (1985) e Bari (1989): con i pugliesi anche una Mitropa Cup vinta nel 1990. Corrado Urbano, parliamo di lui, oggi, è uno stimato allenatore di calcio che, a Cassino (esordì proprio coi bianco azzurri come giocatore ndr) si diverte, nel massimo campionato dilettantistico nazionale. “Cassino -racconta Urbano- è una piazza particolare per me: un luogo ed un club a cui sento veramente di essere molto legato”. Inclusa nel girone G della serie D, la compagine laziale è, allo stato attuale delle cose sesta con 39 punti; si tratta di un risultato parziale eccezionale che, lo stesso tecnico di Piedimonte San Germano evidenzia. “È un piazzamento che insieme alla proprietà non ci aspettavamo. Si era deciso di costruire una squadra anagraficamente tutta giovane dopo aver perso ai play-off col Lanusei l’anno scorso: era una scommessa che. ad oggi, è vinta”. Stravinta, aggiungiamo, perché il Cassino guida la classifica nazionale che tiene conto delle squadre appunto più giovani, dati alla mano, dell’intera penisola tricolore. “È così -prosegue l’ex tecnico del Bari Primavera- questo dato ci lusinga e ci rende fieri della scelta, seppur molto coraggiosa fatta. Ogni Domenica scendiamo in campo con ben due ragazzi classe 2003. Il nostro presidente era consapevole di avere tra le mani un potenziale importante nei giovani del vivaio: puntare su di loro è stata una mossa lungimirante”. Per Urbano non è stato affatto complicato guidare un gruppo composto essenzialmente da ragazzi in rampa di lancio. “Ho avuto la fortuna di allenare tre anni la Primavera del Bari prima di tornare a Cassino come tecnico. In Puglia ho assistito ad esempio alla crescita di Gaetano Castrovilli che oggi è alla Fiorentina, ed è uno dei talenti più puri del calcio italiano: i viola lo notarono, giustamente,  nel quarto di finale dei play-off scudetto che disputammo proprio contro di loro”. Il futuro sono i giovani lo si è scritto e ripetuto tante volte anche se l’esperienza dei senior, conta sempre parecchio sul terreno di gioco. “Certo -analizza Urbano- ma i baby vanno responsabilizzati il prima possibile e sotto questo aspetto le risposte che ho avuto a Cassino sono state egregie”. Un passaggio, triste, sul Coronavirus, va fatto. “Purtroppo si -conclude il noto tecnico- è veramente surreale la situazione che stiamo vivendo. Noi al Cassino abbiamo interrotto da prima dell’emergenza sanitaria l’attività sportiva: avevamo percepito la complessità e la gravità del problema e ci siamo adeguati. Adesso ci auguriamo che tutto finisca il prima possibile poi vedremo se ci saranno date e soprattutto tempo per terminare la stagione in corso anche naturalmente compiendo dei naturali, a questo punto, sacrifici che sarebbero niente, e verrebbero veramente affrontati col sorriso sulle labbra, dopo un periodo buio e triste per tutti”.

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