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l'intervista
29 Marzo 2020
Antonio Ferrara ©Cenci
Primo anno al Team Nuova Florida per il ventitreenne Antonio Ferrara che, come tutti gli sportivi, attualmente è in stand-by: attende sostanzialmente buone notizie. “Si -racconta Ferrara- la situazione, è inutile rimarcarlo, comporta delle restrizioni non indifferenti. Logicamente il pensiero volge a chi lotta anche tra la vita e la morte negli ospedali italiani ma ormai anche mondiali. Personalmente, da sportivo, vivo male la pandemia perchè stare sul campo, allenarsi, respirare l’aria genuina dello spogliatoio quotidianamente, sono tutti aspetti basilari nell’esistenza che normalmente conduco: ora, come si dice, siamo letteralmente al palo”. Sette reti sono un bottino egregio per un calciatore che, sta dando il suo apporto al club bianco rosso. “Posso ritenermi soddisfatto di come sono andate le cose fino al momento dell’interruzione forzata. Anche la nostra classifica è buona, in linea insomma con gli obiettivi prefissati ad inizio anno” Un passato nella Cremonese poi, l’ultimo step in D alla Flaminia Civitacastellana per una carriera di livello, con un solo rimpianto. “Ero alla Pro Piacenza -ricorda il classe 1997- e potevo sicuramente far meglio. Bisognerebbe vivere due volte ma non si può. Il fattore caratteriale talvolta è essenziale, quando ero in Emilia Romagna avrei dovuto chiedere di più a me stesso ma non si può ne si deve rimuginare sul passato, guardo avanti sereno e contento di ciò che sostanzialmente ho fatto e sto facendo”. Esterno d’attacco di professione, Ferrara si ispira ad un calciatore del Napoli nell’interpretare il ruolo che lo contraddistingue. “Mi piace il belga Dries Mertens, un grande calciatore veramente. Io poi sono originario di Napoli e tifoso dunque degli Azzurri”. Una Napoli che Ferrara ama intensamente in tutte le sue sfumature e sente vicina, nonostante ora viva a Roma. “Napoli -termina il promettente calciatore della Team Nuova Florida- è una città fantastica. I napoletani sono persone che sanno cosa significa la sofferenza, parallelamente si dimostrano sovente gente in grado di starti accanto col cuore nelle difficoltà: sono orgoglioso di avere radici campane e fiero di poter portare i valori che ho appreso dalla mia terra per il mondo”.
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