L’INTERVISTA
Ruben Palomeque: “Vi racconto il virus dalla Spagna”
Il difensore spagnolo passato dal Lazio ci spiega la situazione da Malaga: “Qui si ride per non pensare, siamo un popolo gioioso”
Dopo aver sentito la situazione in Cina, Argentina, Camerun, Canada ed Australia, abbiamo raccolto la testimonianza di Ruben Palomeque, difensore classe 1994 passato nella stagione 2016/2017 dal Lazio con la Lupa Roma ed attualmente con il Club Deportivo El Ejido 2012, che ci spiega come si sta sviluppando il coronavirus in Spagna, uno dei Paesi più colpiti dal COVID-19. “Qui la situazione in Spagna è simile a quella dell’Italia - spiega Palomeque - il Governo ha dato l’avviso di allarme, di stare a casa e di uscire il meno possibile. Dopo 2-3 giorni hanno dato l’obbligo di uscire solo per fare la spesa e prendere eventuali altre cose di prima necessità. Io stavo ad Almeria ma sono tornato a casa a Malaga per passare la quarantena insieme visto che non si sa quanto durerà. Ora ne approfitto per studiare e per fare riabilitazione visto che 2 mesi ho avuto un infortunio al menisco”. Dal presente al passato con la sua esperienza nella nostra regione: “Di quell’anno nel Lazio alla Lupa Roma mi porto dietro bei ricordi: aver conosciuto delle belle parole anche come compagni di squadra. Saluto tutti coloro che hanno fatto parte di quella stagione anche se calcisticamente non andò benissimo. Non so come andrà ora, non so quali saranno le misure che prenderanno: quando sembra che si stia andando meglio, va peggio e il contrario. Non sono nessuno per dire la mia, lo dovrà dire chi è specializzato in questi ambiti. Ognuno dice la sua e si crea confusione che non fa bene a nessuno. Tra le iniziative che stanno portando avanti qui c’è quella di non pagare il mutuo che sia una casa o una macchina. Non far arrivare le rate almeno per questi mesi, bisogna compilare tanti documenti ma va bene”. Una chiusura su come la popolazione sta prendendo la nuova situazione di restrizione: “Il popolo spagnolo è allegro ed ama uscire di casa. I primi giorni si è fatto davvero fatica, la gente siccome si poteva uscire solo per comprare andava anche 3-4 volte al giorno pur di uscire. C’era chi portava il cane a passeggio tante volte. Ora sicuramente è subentrata l’abitudine e visto che toccherà stare così ancora per un po’ non ci sono alternative. Non so quanto tempo ci vorrà, però il popolo spagnolo sta cercando di ridere, scherzare, cantare dai balconi e sdrammatizzare. C’è chi canta da solo, chi suona la tromba, chi gioca a tombola sul terrazzo. Sorridiamo sperando che si possa tornare al più presto alla normalità”.