L’INTERVISTA

Trastevere, Sfanó: "Riforma, stipendi e bonus arrivato"

Le parole del capitano del Trastevere che analizza la situazione affrontando varie tematiche calde

Abbiamo ascoltato il parere di tutti i capitani dei dilettanti di Serie D, Eccellenza e Promozione con un sondaggio presente sul cartaceo di oggi di Gazzetta Regionale in edicola. Proporremo i pensieri singoli dei capitani delle società del massimo campionato regionale sul nostro sito ufficiale durante questa settimana. Proseguiamo con Marco Sfanò del Trastevere:


Nel caso i campionati si chiudessero senza tornare in campo, retrocessioni e promozioni devono valere?

“É una scelta difficilissima in ogni caso, ma a mio avviso quella meno dolorosa e più sensata sarebbe quella di promuovere chi era in testa la classifica e non retrocedere nessuna. Aggiungo inoltre che sarebbe il caso di rivedere la struttura generale della serie D sfruttando questo momento per fare riforme importanti. Ormai la serie D si avvicina per impegni e trasferte al professionismo, e va riformata assolutamente in quell’ottica tutelando i calciatori con contratti adeguati”.


Molti addetti ai lavori hanno detto che anche i calciatori dovranno ridimensionare i rimborsi per ripartire. Sei d'accordo?

“Se si parla degli stipendi di calciatori di serie A certamente posso essere d’accordo, ma dalla serie B in giù sono molti di più i contratti al minimo che gli stipendi onerosi, per finire alle categorie dilettanti dove gli stipendi nella maggior parte dei casi sono rimborsi spesa o comunque stipendi normalissimi rapportati al fatto che le società pagano per 9 o 10 mesi. Quindi penso che vadano riviste certamente un po’ di cose, e sicuramente va riequilibrato il sistema a partire dalla seria A a scendere ai dilettanti”.


Hai presentato la richiesta d'indennità per i collaboratori sportivi a Sport e Salute?

“Si ho fatto richiesta e sono stato uno dei primi a ricevere il bonifico”.


Avresti paura di tornare a giocare senza un vaccino?

“Sinceramente no, mi fido molto degli scenziati che stanno gestendo la situazione, quindi se torneremo a giocare nel breve periodo vuol dire che ci saranno le condizioni più sicure possibili.

La paura più grande è relativa al modo in cui si ripartirà, visto che il mondo dilettante più di tutti ha subito uno scossone tremendo e molte società faranno fatica a ripartire”.

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