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L’INTERVISTA
13 Maggio 2020
Abbiamo ascoltato il parere di tutti i capitani dei dilettanti di Serie D, Eccellenza e Promozione con un sondaggio presente sul cartaceo di Gazzetta Regionale in edicola. Proporremo i pensieri singoli dei capitani delle società del massimo campionato regionale sul nostro sito ufficiale durante questa settimana. Proseguiamo con Francesco Manoni del Ladispoli:
Nel caso i campionati si chiudessero senza tornare in campo, retrocessioni e promozioni devono valere?
"Per quanto mi riguarda bisogna prendere varie decisioni, facendo un peso e due misure quindi non bisognerà trattare tutti alla stessa maniera. Mi spiego meglio: le prime di ogni girone e di ogni categoria sono quelle che hanno speso di più giustamente, perché la volontà di vincere il campionato ce l’avevano da agosto, quindi per me le prime due non facendo riferimento a play-off dovranno salire ovviamente se anche loro hanno la volontà e la disponibilità economica. Mentre per quanto riguarda le parti basse della classifica dovrebbe rimanere tutto invariato perché faccio l’esempio del mio Ladispoli: siamo penultimi a pochi punti dalle altre e con 8 partite ancora da giocare, possiamo automaticamente salvarci per lo più con la possibilità di non fare i play-out, spero dunque in un criterio degno. Secondo sempre il mio pensiero dovranno attuare delle procedure per salvaguardare Presidenti, giocatori, ambienti sportivi e tifosi. Facendo così le squadre saranno di più nei gironi lo so. Perché non pensare ad un nuovo girone in ogni categoria se ci saranno adesioni e volontà dei presidenti? Se non ci saranno rimarrà invariato. Tutto questo discorso può essere un ipotesi ma le basi e la concretezza dovrà esserci dal Governo prima e dalla Federazione poi che dovranno aiutarci e sistemarci. Questo almeno è quello che mi auguro”.
Molti addetti ai lavori hanno detto che anche i calciatori dovranno ridimensionare i rimborsi per ripartire. Sei d'accordo?
“Avendo preso consapevolezza della situazione del presente e del futuro, sappiamo tutti quanti che i rimborsi e le situazioni di noi tutti avranno un mutamento. Ovviamente spero di no ma purtroppo ne sono certo in negativo. Per questo ripeto ci serve aiuto. Anche noi come “dilettanti”, visto che così ci fanno passare, non possiamo cascare nel dimenticatoio perché anche dietro al nostro campionato guardano tante cose e anche noi muoviamo un nucleo molto ampio di persone come tifosi e altre ‘piccole’ ma grandi realtà che chi sa di calcio conosce. Sarà giusto mettersi una mano sulla coscienza, sia noi che con le società, ma con l’aiuto di qualcuno magari più alto di noi i punti di incontro si troveranno benissimo. Dietro al calcio e al nostro campionato non girano solo soldi ma anche legami, sacrificio, dignità, orgoglio, passione e tante altre cose che vanno premiate”.
Hai presentato la richiesta d'indennità per i collaboratori sportivi a Sport e Salute?
“Volevo farla ma poi ci ho pensato bene, sui soldi non ci si sputa lo so però la coscienza e l’umanità che mi rappresenta mi ha fermato, avrei tolto dei soldi ad una famiglia che probabilmente aveva più bisogno di me. Tornassi indietro farei la stessa scelta, la salute e il patriottismo molte volte hanno più valore di 600€. Una scelta mia che non tutti condivideranno ma per me conta più questo che tutto il resto. Dico così perché facendo il capo di un consiglio del mio paese queste situazioni di disagio non l’ho solo sentite alla televisione ma purtroppo le ho viste con i miei occhi. Condividere e sacrificare rende ancora più uniti e più forti”.
Avresti paura di tornare a giocare senza un vaccino?
“Per quanto riguarda il ritorno in campo senza sicurezza e senza vaccino certo che ho paura ma penso sia lo stato personale ed emotivo di quasi tutti i miei colleghi. Per noi questo è lavoro, se ci diranno di tornare in campo lo faremo ma sono contrario perché non ci sono i presupposti e neanche la sicurezza che può tutelare la nostra salute. In più fino ad ora ci hanno abbandonati per 60 giorni se non di più, senza dirci e farci sapere nulla. L’importanza va data sempre alle persone e alle cose a cui teniamo. Restiamo uniti, vi abbraccio!”
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