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L’EDITORIALE

SOS Dilettanti: l’allarme di calciatori, tecnici e dirigenti

Mercoledì il triplice fischio ufficiale sulla stagione 2019/2020, oggi potrebbero esserci novità sui verdetti ma la domanda è: chi tutelerà più di un milione tra calciatori e operatori sportivi?

22 Maggio 2020

SOS Dilettanti: l’allarme di calciatori, tecnici e dirigenti

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Ce lo stanno chiedendo in tanti e la risposta è difficile da dare in questo caso specifico perché si rischia di avere un enorme problema per centinaia e migliaia di famiglie nel corso dei prossimi mesi. Abbiamo dato voce a tutti i Presidenti, abbiamo fatto parlare i capitani e continueremo a dare la parola a tutti coloro che vorranno far presente il proprio punto di vista in una situazione che, ad oggi, risulta davvero complessa. I club di Serie D, seguendo regolamenti e direttive, si sono fermati con gli stipendi al mese di febbraio incluso, alcuni hanno cercato una soluzione per andare incontro ai giocatori, altri hanno chiuso la porta senza neanche voler provare a trattare, altri ancora hanno consigliato di rivolgersi a “Sport e Salute” per la richiesta d'indennità per i collaboratori sportivi o c’è chi si è fermato al mese di dicembre 2019 nei pagamenti senza farsi grandi scrupoli. Questa è la realtà di una categoria che possiamo senza dubbio definire “semiprofessionistica”, nel bene e nel male. Ci si allena e ci si impegna come se fosse calcio professionistico ma le tutele, ad oggi, non sono idonee all’impegno profuso. Questo però non riguarda solamente la Serie D ma anche altri campionati minori come Eccellenza e Promozione dove, in realtà, il rimborso del club rappresenta comunque un sostegno prezioso complementare al lavoro, in un momento dove impieghi dal salario dignitoso e dal contratto rassicurante, nel nostro paese, sono un miraggio. Ad oggi il calcio è in grave difficoltà, lo è ad alti livelli, figuriamoci per i dilettanti che, mai come in questo periodo, rischiano di non poter contare sul rimborso da marzo a ottobre, sei mesi lunghissimi. Torna quindi d’attualità il grido d’aiuto che oltre un milione tra calciatori ed operatori sportivi vari stanno lanciando verso istituzioni sportive e governative. Tanti ragazzi e tantissime famiglie rischiano di trovarsi in serissime difficoltà tra affitti, mutui, spese di ogni tipo ed un’impossibilità di reinventarsi in tempi così brevi. Ecco perché ci si augura che si riesca a trovare in tempi brevi una soluzione concreta ed utile per tutti: fondi a disposizione delle Società affinché i Presidenti possano proseguire l’attività cercando di venire incontro a direttori, calciatori e staff che in questo momento rischiano di ritrovarsi fermi e senza soldi per troppo tempo. Si riuscirà a trovare una soluzione che accontenti tutti? Ci auguriamo proprio di sì, questa è la speranza di coloro che amano questo sport con questi uomini travolti insieme ai propri concittadini dal Covid-19. Oggi sarà un’altra giornata decisiva, vedremo quali saranno le decisioni ma il nostro obiettivo principale è quello di sensibilizzare in questo momento chi ha potere decisionale affinché si possa trovare una soluzione per questi ragazzi, privati improvvisamente di un’entrata sulla quale erano certi di poter contare per mandare avanti le loro vite, le loro famiglie. Bisogna lottare perché il tempo passa e l’allarme lanciato dal presidente AIC Tommasi ieri sera - “Pagano solo i calciatori” - non può essere l’unica via d’uscita da questa situazione.

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