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L’INTERVISTA

L’addio di Angelucci: "Artena, mi sento offeso come uomo"

Dopo la separazione ufficiale arrivata nella giornata di ieri, parla l’ormai ex direttore sportivo rossoverde

10 Giugno 2020

Il ds Angelucci lascia la Vis Artena dopo 3 anni

Il ds Angelucci lascia la Vis Artena dopo 3 anni

Il ds Angelucci lascia la Vis Artena dopo 3 anni

Non è mai stato di molte parole ma, risultati alla mano, ha raggiunto sempre gli obiettivi prefissati con una promozione dall’Eccellenza in Serie D e due ottimi campionati conclusi a metà classifica nel campionato interregionale. La Vis Artena ha salutato ieri il suo direttore sportivo Andrea Angelucci che, dopo qualche ora, ha parlato di questa dolorosa separazione: “La mia delusione è umana perché le dinamiche del calcio le conosco bene. Da quando ho iniziato a giocare a calcio a 18 anni, ora ne ho 49, prima ho fatto il calciatore e poi il direttore ininterrottamente dal 2010 al 2020, non ho mai smesso di fare il direttore sportivo. In una società come Artena alcune dinamiche in questo momento storico possono essere consequenziali alla fase che viviamo. Rappresento un costo, qualcun altro è una risorsa, questa è la realtà. E’ giusto che ognuno faccia le proprie scelte. Mi sento un professionista e pensare che non ci sia un corrispettivo mi fa innervosire. Io non porterò mai lo zaino, su questo non ci sono dubbi”. Il pensiero si sposta su quello che di positivo c’è stato in questa lunga avventura: “In questi 3 anni sinceramente dal punto di vista personale mi porto dietro la vittoria del campionato perché sono entrato in una situazione insieme a Roberto Matrigiani dove la società doveva sparire. Il 21 luglio di 3 anni fa scelsi Francesco Punzi e portai un blocco di giocatori con cui vinsi il campionato. Come ricordi positivi ovviamente cito anche le prime trasferte in Serie D o partite con società blasonate, cosa a cui non erano abituati”. Dal positivo a ciò che non ha funzionato nell’ultimo periodo: “La mia amarezza nasce dal fatto che sono stato contattato direttamente dai vari direttori compreso il patron e mi è stata fino a 15 giorni fa rinnovata la fiducia per la prossima stagione. Avevo percepito che qualcosa non si stava incastrando a dovere negli ultimi giorni ma non pensavo si arrivasse a questo. Sono stato una scelta di Roberto Matrigiani 3 anni fa, mi auguro che non siano state collegate o collegabili le cose, immagino ci siano state altre dinamiche che hanno portato a questa scelta. Epurazione completata? Quando ho parlato di epurazione ho riflettuto sul fatto che il nucleo storico non c’è più, compreso Matteo Matrigiani, il figlio di Roberto, un ragazzo speciale. Non gli è stato comunicato nulla e non mi sembra corretto. Sono abituato a parlare con i dati, con i fatti, non con le chiacchiere. Sono deluso ed amareggiato non per quello che è successo perché fa parte delle dinamiche del calcio, sono stati i modi, i tempi ed il contorno che non mi sono piaciuti, mi sento offeso sotto il punto di vista umano. L’uomo va rispettato, non mi devi chiamare perché qualcun altro ti ha fatto capire che ti stai comportando male. Io sono uno all’antica, continuo a dare del lei alle persone più grandi. Ho l’assurdità di pensare che ci si possa comportare così”. Dal recente passato al prossimo futuro con le scelte ancora da compiere: “Non lo so dove andrò viste le telefonate che sono intercorse tra me ed il patron Di Cori fino a pochissimo tempo fa non mi sono ancora mosso in tal senso. Avevo dato per scontato la mia permanenza, mi era stato già accennato dell’ingresso di Tommaso Maurizi, contro il quale non ho nulla sia chiaro. Per essere chiamato da altre società devi manifestare l’intenzione di andare via. Se qualcuno ha un progetto da presentarmi sono disposto a valutarlo compatibilmente con tutto. Il mercato dei direttori è particolare, la meritocrazia non credo venga troppo valutata. Mi dispiace perché credo di aver fatto oggettivamente bene e restare fuori mi lascia amarezza. Con Roberto Matrigiani abbiamo fatto bene reciprocamente, siamo entrati in simbiosi”. Profonda amarezza ed un lungo sfogo con cui Andrea Angelucci lascia a tutti gli effetti la Vis Artena.

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