L'intervista
Rieti, De Fato: "Forse era meglio sospendere tutto un mese"
Il centrocampista analizza il momento, il suo arrivo in maglia amarantoceleste e gli obiettivi stagionali
Il ritorno in campo del Rieti è stato rimandato. La compagine di Stefano Campolo avrebbe dovuto recuperare domenica prossima il match con l'Atletico Porto Sant'Elpidio mentre mercoledì 18 novembre quello con la Recanatese. Ma entrambe le gare sono slittate nuovamente, con gli amarantocelesti che rischiano di ritrovare il manto erboso direttamente a fine mese, se non addirittura oltre. A fare il punto in casa reatina è il centrocampista Patrizio De Fato, che partendo dall'attuale momento afferma: “Per ora ci siamo allenati da casa, con il mister che molto professionalmente ci manda un programma giornaliero e noi lo stiamo eseguendo con voglia, anche perché non vediamo l'ora di ritornare in campo anche se credo che non sarà semplice. E' vero che la voglia è tanta ma allo stesso tempo la condizione fisica non sarà quella di prima e lavorare da casa non è chiaramente la stessa cosa che allenarsi in campo. A questo punto forse sarebbe stato meglio sospendere tutto per un mese compresi i recuperi e ripartire tutti insieme giocando poi turni infrasettimanali, ma è stato deciso di far giocare i rinvii e bisognerà farsi trovare pronti perché dobbiamo raggiungere il prima possibile il nostro primo obiettivo”. Il calciatore analizza poi il suo approdo in maglia amarantoceleste dopo quattro stagioni al Ladispoli: “Qui a Rieti mi sto trovando molto bene, sia con i compagni che sono ragazzi splendidi a livello calcistico ma soprattutto umano, sia con il mister e il suo staff che per come lavorano sono dei professionisti e persone squisite. A livello di risultati abbiamo raccolto due pareggi e altrettante sconfitte anche se probabilmente avremmo meritato qualcosa in più”. Infine gli obiettivi stagionali: “Diciamo che non abbiamo un limite, ovviamente dobbiamo raggiungere la salvezza il prima possibile e poi continuare senza accontentarci mai, questa squadra può e deve giocarsela con chiunque. Lo dobbiamo soprattutto ai nostri tifosi che anche in un periodo così difficile ci hanno sempre fatto sentire il loro calore e il supporto necessario”.