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l'intervista
Il neo acquisto dell’Aprilia si confessa dopo aver lasciato Trastevere
03 Dicembre 2021
Simone Milani (Foto ©Aprilia)
E’ un attaccante dalle grandi potenzialità ed ha scelto l’Aprilia per rimettersi in gioco dopo l’ultima fase al Trastevere non proprio ideale: Simone Milani ha voglia di campo e si è messo subito a disposizione di mister Giorgio Galluzzo.
Buongiorno Simone, cosa ti ha portato ad accettare l’offerta dell’Aprilia diventando a tutti gli effetti un nuovo calciatore a disposizione di mister Galluzzo? Con quali sensazioni entri a far parte di questo nuovo gruppo?
"Ho scelto l’Aprilia perché è una società seria ed organizzata. Ho sentito la fiducia da parte di tutti e la possibilità di rimettermi in gioco. Sembrerà una frase fatta, ma entro a far parte di un gruppo importante, che sta dimostrando grandi cose in un girone che giudico forse il più difficile della serie D".
Cosa ti senti di aver lasciato a Trastevere e come mai hai deciso di lasciare la squadra di Mazza? Quali sono i momenti che ricorderai sempre dentro di te? Qualcuno pensi possa rimpiangerti?
"Spero di aver lasciato nel mio piccolo qualcosa che possa farmi ricordare per quello che ero veramente. Sono andato via da Trastevere perché non facevo più parte del progetto. Rimpiangermi? Questo lo dirà soltanto il campo".
Quali sono le tappe che nella tua carriera ti hanno segnato e cosa ti ricordi in particolar modo della tua esperienza alla Lazio? Quali sono le persone che ti hanno insegnato di più?
"L’incidente è stato sicuramente un momento importante della mia vita (luglio 2014 ai tempi della Lazio, ndr). Della Lazio il ricordo più grande è la vittoria contro la Roma in finale di Coppa Italia. Ci sono tante persone che vorrei ringraziare perché mi hanno insegnato tanto ma tanto sono le stesse persone che a distanza di anni sento ancora oggi, non ho perso i contatti e sono contento che sia così".
Cosa sogni di fare nel mondo del calcio e a chi ti ispiri nel calcio professionistico? Hai un allenatore che reputi il migliore mai avuto in carriera?
"Spero solo di togliermi qualche sassolino dalle scarpe, come si dice in questi casi. Vorrei avere qualche soddisfazione personale, che prima o poi arriverà, perché se uno lavora a testa bassa alla fine i risultati ci sono. Simone Inzaghi è stato importante per me, Marco Mariotti mi ha dato tanto e mi ha trasmesso quello che mancava per essere più incisivo".
Cosa ti senti di consigliare a bambini e ragazzi che stanno entrando ora in questo mondo? Quali sono le cose principali che hai imparato dal calcio?
"Mi sento di dirgli che se hanno un sogno, devo provarci fino alla fine. Ma ho capito nel tempo che senza lavoro e sacrificio non si ottiene nulla, questo è fondamentale".
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