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l'intervista
Il terzino classe 2004, nuovo acquisto del Montespaccato Savoia, racconta il suo approdo in azzurro e le tappe principali della sua giovane carriera
27 Gennaio 2022
Claudio Cellamare con la maglia del Milan
Un vero e proprio colpo a effetto quello piazzato dal Montespaccato nelle ultime ore. Come già annunciato stamattina, il club capitolino ha portato in azzurro Claudio Cellamare, talentuoso classe 2004 prelevato dalla Primavera del Genoa. Nonostante la sua giovanissima età, il terzino è finito già sotto la lente di ingrandimento di tantissimi club professionistici e di Serie D, considerato anche quanto fatto da Cellamare con le giovanili del Milan. Ma alla fine il gioiellino barese ha scelto tra tutte la formazione romana, che come ci racconta è risultata la più concreta a livello di progetto: "Mi ha colpito la grande organizzazione societaria e la rosa giovane. Questi fattori, uniti ad un progetto a 360 gradi che non passa certamente inosservato e il fatto di credere fortemente in me, hanno fatto sì che io scegliessi il Montespaccato nonostante siano arrivate diverse richieste da altre squadre di Serie D che sono prime nei rispettivi gironi e dalla Serie C. Sono molto felice della mia decisione, non vedo l’ora di iniziare questa nuova avventura". E proprio in Lega Pro Cellamare ha già avuto modo di esordire a soli 16 anni, risultando di fatto il più giovane debuttante in categoria. Ciò sta a dimostrare di che pasta è fatto il ragazzo pugliese: "Il carattere è sicuramente uno dei miei tratti distintivi, oltre alla resistenza fisica, alla corsa e ad una buona tecnica per crossare". Insomma, il Montespaccato ha acquisito qualità e quantità con l’augurio di aver individuato un altro Silvestro, che proprio come Cellamare era arrivato al Puglisi dai professionisti per poi ritornarci dopo una sola stagione. Ripercorrendo le tappe principali della carriera tra i prof, il classe 2004 si sofferma soprattutto sull’esperienza in rossonero: "Il Milan è stato per me un grande trampolino di lancio. È stato bello vestire la maglia di un club di questo calibro e dal blasone incredibile. É stata un’esperienza bellissima e che ricordo con grande soddisfazione, in particolare l’anno in cui siamo arrivati in finale contro la Roma venendo eletto come miglior giocatore". L’ultima battuta è sui progetti e le ambizioni per il futuro: "Sicuramente non voglio lasciare nulla al caso. Mi impegnerò per ottenere il massimo secondo quelle che sono le mie possibilità, indipendentemente dalla categoria che andrò ad affrontare".
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