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l'intervista

Alessio Salvato, la Serie D nel destino, ma... "A Sassari sogno i Prof"

Il portiere ladispolano, dopo l'esperienza col Monterosi, è volato in Sardegna per una nuova pagina della sua storia

15 Febbraio 2022

Alessio Salvato

Alessio Salvato, portiere della Sassari Torres (Foto ©Sanna)

A soli ventuno anni ha già vissuto la D nella sua patria, Ladispoli, poi, la quarta serie, si è permesso di dominarla con la maglia del Monterosi. Ora, per lui, grossa e al momento prolifica esperienza in un club prestigioso del panorama calcistico nazionale: la Torres. Alessio Salvato difende, eccome se lo fa, i pali di una squadra che, nel girone G, è dietro, nei punti, soltanto al Giugliano. ‘’Per me questa vita fuori dalla regione in cui sono nato rappresenta molto a livello puramente mentale -narra con fierezza nell’animo Salvato- dopo la vittoria del campionato col Monterosi cercavo una piazza di livello poiché non lo nascondo, la mia ambizione personale è guadagnarmi da vivere col calcio: sogno e spero di fare il professionista’’.

Coi biancorossi viterbesi 19 goal subiti per Salvato, 15 gare vissute da imbattuto; numeri record che a Sassari proseguono in un trend sbalorditivo: solo 8 goal incassati (2 su calcio di rigore), 11 match chiusi con la porta inviolata: siamo dinanzi ad un talento, puro. "Cerco sempre di migliorami: ce la metto tutta. Far parte di gruppi ambiziosi, pieni di qualità aiuta parecchio. Nel calcio si arriva a risultati personali e collettivi attraverso un percorso cha va ben condiviso coi compagni di squadra, lo staff tecnico e i membri istituzionali e operativi del club di cui si fa parte. Devo ammettere, con la gioia nel cuore che, alla Torres ho trovato tutto ciò che occorre ad un calciatore per dare il meglio di sé".

Oltre 120mila anime, Sassari è la seconda città più popolata della Sardegna: prima c’è Cagliari: quinto comune italiano per estensione in assoluto dopo Roma, Ravenna, Cerignola e Noto. Clima gradevole tutto l’anno, la serenità da abbracciare in un sodalizio che ha vissuto la C una trentina di volte e che ha visto sbocciare un fiore raro, apprezzato doverosamente anche in Premier League: Gianfranco Zola (campionato di C2 vinto coi sardi nel 1980-1981). La Torres, per Salvato, può rappresentare il bivio, la svolta in una carriera già gloriosa ma ancora tutta da scrivere. "A Sassari si vive in maniera molto tranquilla. Palestra la mattina, allenamenti nel primissimo pomeriggio, una breve passeggiata magari a Piazza d’Italia e poi riposo, play station, Call of Duty col mio compagno di stanza quindi tutti a nanna presto poiché ogni giorno, si lavora in funzione della domenica".

Salvato che, a Ladispoli ha lasciato temporaneamente gli affetti, la mamma, il papà, suo fratello Gianluigi: calciatore pure lui che milita nel Città di Cerveteri in Eccellenza e, naturalmente, la fidanzata. "Ho un legame profondo coi miei genitori, con Gigi ci sentiamo tutte le Domeniche mattina prima delle gare sue e mie: il calcio laziale lo seguo sempre con interesse: sarà sempre parte di me. Con la mia compagna cerchiamo di ritagliarci degli spazi quando ho trasferte appunto nel Lazio e la società mi concede un giorno in più da trascorrere nella mia terra. La mia lei si occupa di moda; abbiamo fatto un patto, cercare di seminare bene ora nelle nostre rispettive professioni per poi raccogliere i frutti nel breve-medio futuro"

Un futuro che il numero 1 rossoblù conta di gustare pienamente attraverso le mani fatate e i balzi felini da un palo all’altro: i presupposti per farlo, sussistono tutti: madre natura è stata generosa, in tal senso, col classe 2001. "Mi piacerebbe giocare densamente questa volata per la vittoria del campionato con Giugliano e anche Team Nuova Florida. Noi dopo un avvio stagionale difficile, abbiamo raccolto punti e consensi positivi a ripetizione ovunque. Si, perdere i due scontri diretti coi campani pesa ma c’è ancora tanto da giocare. Sono fiducioso ed anche consapevole che possiamo sin qui, rimproverarci davvero poco"

E se c’è un calciatore che, Salvato non vorrebbe trovare dall’altra parte del campo come avversario il nome è soltanto uno: Scotto: 11 goal e 5 assist in 18 gare. "Luigi Scotto è a mio avviso l’attaccante più forte di tutta la serie D. Sono sollevato di non doverlo mai incontrare come avversario". Conclude così, una delle stelle più significative del calcio dilettantistico, per ora…

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