Cerca
L’INTERVISTA
Il tecnico della squadra sarda seconda in classifica vuole lottare fino alla fine nel girone G della Serie D
11 Marzo 2022
Alfonso Greco, tecnico della Torres (Ph. Alessandro Sanna)
Diverse esperienze nella nostra regione e quest’anno un progetto importante in Sardegna: Alfonso Greco con la sua Torres sta facendo il possibile alle spalle della corazzata Giugliano ma non ha nessuna intenzione di mollare.
Buonasera mister, domenica è arrivata una vittoria importante contro l’Ostiamare che vi ha proiettato nuovamente al secondo posto a meno 7 dal Giugliano: credi che per la vittoria del campionato sia ancora tutto possibile? Come giudichi la vostra stagione fin qui? Come impressione ti sei fatto della capolista?
"Domenica è stata una vittoria importante perché siamo tornati al successo dopo una sconfitta ed un pareggio, serviva riacquistare fiducia. In campionato stiamo facendo un buon percorso, all’andata abbiamo fatto 39 punti che su 9 gironi in diversi raggruppamenti saremmo stati primi. Noi abbiamo fatto cose ottime ma altri stanno facendo qualcosa di straordinario, il Giugliano per quanto dimostrato è meritatamente primo. Noi pensiamo a noi a fare più punti possibile ed i conti si faranno alla fine, sapendo che non possiamo più sbagliare. Fino a quando la matematica ci darà la possibilità di crederci dobbiamo farlo fino alla fine".
Tu hai allenato per diversi anni nel Lazio, ora sei in Sardegna: quali sono le differenze principali che riscontri? Avendole incontrate tutte quali sono le laziali che ti hanno colpito di più per organizzazione e per gioco?
"Le migliori squadre laziali sono state in primis l’Aprilia di Galluzzo, che mi ha impressionato per organizzazione e per gioco anche se ultimamente hanno avuto una flessione di risultati, e il Nuova Florida di Bussone, che è stata la rivelazione e la sorpresa del campionato e noi siamo pronti per affrontarli domenica cercando di riscattare la sconfitta immeritata dell’andata".
La Torres è una piazza che meriterebbe sicuramente altri palcoscenici: credi che sia possibile restare anche l’anno prossimo o il tuo futuro sarà altrove?
"A Sassari c’è fame di calcio, c’è grande passione e questo comporta ovviamente pro e contro in una piazza così passionale. Se rimarrò non lo so, vedremo cosa succederà il prossimo anno, contiamo di finire bene la stagione e poi vediamo".
Nella tua carriera chi è stato il calciatore e la squadra che ti sono rimasti più impressi e che non dimenticherai mai?
"Sicuramente ho avuto negli anni tanti calciatori con cui ho un buon ricordo, ho sempre avuto buoni gruppi. Penso però ad Adriano D’Astolfo, con cui è nata una stima ed un’amicizia che va al di fuori del calcio. Non posso dimenticare i tre anni passati ad Ostia ma ho un buon ricordo di tutte le piazze in cui ho allenato".
Quale è il sogno nel cassetto nel calcio e nella vita di Alfonso Greco?
"Nella vita sicuramente avere tutti i miei cari in salute con la serenità familiare, nel calcio si cerca sempre di dare il massimo per raggiungere gli obiettivi prefissati. Fare il professionismo non mi dispiacere, sarebbe un traguardo importante per me. Mi piace allenare e sono contento di quello che sto facendo, voglio rimanere su un campo di calcio, senza dubbio".
EDICOLA DIGITALE
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni