L’INTERVISTA
Andrea Riccucci: "Scalo, ora dobbiamo dare tutto!"
Quintultimo posto nel girone G di Serie D per il Monterotondo Scalo di Fabrizio Paris che vuole cercare di raggiungere la salvezza ad ogni costo. Abbiamo sentito uno dei giocatori di maggior classe della squadra dopo il successo casalingo contro la Vis Artena, Andrea Riccucci.
Buongiorno Andrea, cosa pensi del campionato disputato fin qui dal Monterotondo Scalo? Come ti stai trovando e cosa pensi dell’impatto avuto da mister Paris? Credi che la salvezza sia alla vostra portata?
"Buongiorno, essendo il primo anno di serie D per la società, l obiettivo era la salvezza e sapevamo che fra una difficoltà e l’altra sarebbe stato necessario lottare ogni partita per guadagnarsela. Con il mister Paris c’è stato un cambio di rotta e di mentalità importante. Ci ha dato la scossa e ci aiuta a migliorare ogni giorno, è un tecnico preparatissimo che secondo me può aspirare tranquillamente a categorie maggiori, io già l’avevo avuto e mi ci trovo benissimo, riesce a tirare fuori il meglio da ogni giocatore. Mi sono trovato bene subito, già conoscevo la società abitando a due passi dal campo, Presidente e Direttore sono persone serie che hanno voglia di migliorare anno dopo anno!".
Tu hai girato diverse squadre nonostante la tua giovane età: quale formazione credi sia stata la più forte in cui hai giocato? Se dovessi citare un tecnico che ti ha fatto crescere in questi anni chi nomineresti?
"Quei 3 anni a Trastevere avevamo ogni anno una squadra super forte quindi scegliere è difficile, magari facendo un mix in quegli anni riesco ad estrapolare la formazione migliore. Ho avuto la fortuna di giocare con tanti giocatori importanti per la categoria, scegliere non è facile. Allenatore? Senza dubbio scelgo Paris, mi ha dato la giusta scossa, ha tirato fuori il meglio di me e mi ha dato una fiducia enorme, sento la fiducia da parte di compagni, società e staff e quando è così un giocatore dà il meglio di sé. Penso che sto facendo una stagione importante, mi sono trovato tanti anni a rischiare di vincere il campionato, ora lottare per la salvezza e riuscire a mantenere la categoria sarebbe un risultato incredibile per la società che ci tiene tanto. Come allenatore cito anche mister Gardini mi ha fatto maturare su molti lati, è una persona che stimo e con cui ho sempre avuto un bel rapporto".
In Serie D manca il rush finale dove si lotterà fino all’ultimo minuto: quali credi siano gli ingredienti fondamentali per raggiungere la salvezza?
"Per salvarci bisogna affrontare questi 2 mesi con la bava alla bocca, la fame di chi ha da prendersi qualcosa, voglia e cattiveria sono fondamentali più delle doti tecniche, chi ha più voglia porterà a casa punti pesanti. Sono fiducioso, sappiamo il peso di ogni gara rimasta".
Quali sono il tuo tecnico ideale, il tuo calciatore ideale è la squadra che reputi la più forte al mondo?
"Mi piace chi sa dare un’identità alla squadra, un’impronta, sarebbe facile dire Guardiola, Ancelotti o Klopp. Il giocatore ideale che ho sempre ammirato è Iniesta, ricopro un ruolo simile in campo e lui per me è stato un idolo calcistico, provi sempre a rubare qualcosa con gli occhi a questi giocatori, ma lui è chiaramente di un altro pianeta (ride, ndr). Vorrei citare però anche Messi, che reputo il giocatore più forte che ci sia stato nella storia del calcio. Ad oggi le squadra più forti al mondo sono Bayern Monaco e Liverpool, loro due secondo me sono le corazzate più forti".
Quale è il sogno nel cassetto di Andrea Riccucci?
"Una volta avrei detto arrivare in Serie A o giocare allo stadio Olimpico con la squadra del mio cuore, ad oggi dico diventare un professionista e confrontarmi con giocatori di quella categoria, sapere di essere un giocatore forte per la D, ma non essere mai riuscito a fare il salto nel professionismo è motivo di lavoro, è uno stimolo ed un sogno provarci. Nella vita mai dire mai, ho dei rimpianti ma piangersi addosso non aiuta mai, quindi migliorare anno dopo anno e dare tutto, sempre!".