L’INTERVISTA
Flavio Santarelli rivela: "Voglio rimettermi in gioco al più presto"
Centrocampista di quantità e di qualità, ha girato diversi club con l’ultima esperienza disputata la passata stagione in Serie D con l’Aprilia: Flavio Santarelli a 27 anni è pronto ad ascoltare nuove proposte valutando con attenzione Serie D ma non solo.
Buongiorno Flavio, siamo ad ottobre ed ancora non hai iniziato il tuo campionato dopo aver disputato ben 9 stagioni consecutive tra D e C con l’esperienza Lupa Roma. Come ti spieghi questa situazione e cosa stai cercando in questo momento?
"Questa situazione si è creata per vari fattori. Posso dirti che non si sono incastrate varie situazioni. Con il fatto anche che parecchie squadre hanno preso giocatori da fuori regione si è chiuso un po’ il cerchio dei giocatori del Lazio e le società hanno scelto altri profili. In questo momento sto cercando una realtà seria che mi dia la possibilità di rimettermi in gioco. Ho tanta energia e forza dentro e non vedo l’ora di metterla sul quel prato verde che mi manca da morire".
Sei reduce da una stagione positiva all’Aprilia dove avete raggiunto il settimo posto in classifica: cosa pensi del club e come giudichi l’anno appena terminato?
"Abbiamo fatto una stagione più che positiva, abbiamo ribaltato ogni aspettativa. L’Aprilia è un’ottima società, ci hanno lasciato lavorare mettendoci a disposizione strutture che in serie D se ne vedono poche. Ho lasciato un bel ricordo lì ed anche loro lo hanno lasciato a me".
Ha girato diversi club in questi anni: quale ti ha colpito di più e per quale motivo? Cosa ti aspetti per il tuo futuro calcistico? La categoria può fare la differenza nella scelta?
"Ho avuto la fortuna di giocare con molte squadre, quelle che mi hanno colpito di più sono state Lupa Roma e la Torres. La Lupa perché da neofita della serie D giocavo con giocatori che in quella categoria non c’entravano nulla e mi hanno insegnato tante cose, dandomi la possibilità di crescere sotto il punto di vista tecnico e la Torres perché giocavamo ogni domenica davanti a una curva piena che ci ha sempre sostenuto e questo mi ha permesso di crescere tanto sotto il punto di vista caratteriale. Io penso che le categorie le facciano le persone che lavorano all’interno di una società e di una squadra, ci sono squadre di serie D talmente organizzate che potrebbero benissimo disputare un campionato di serie C e tante di Eccellenza che a mani basse potrebbero giocarsi le proprie carte in Serie D. Quindi se dovessi trovare una realtà seria anche in Eccellenza non mi tirerei indietro anzi!".
Quale è il tuo sogno nel mondo del calcio?
"Se parliamo di sogno è sempre lo stesso da quando ho iniziato a giocare, ovviamente arrivare in Serie A. Anche se la vedo molto dura (ride, ndr). Se parliamo di realtà è quello di continuare il più possibile a calcare i campi di calcio perché senza di lui si sta male".