l'intervista

Manoni: "Giocare a calcio e portare in giro il nome del mio paese è la mia passione"

Francesco Mancin

Francesco Manoni è il vincitore dell'ultimo sondaggio social di Serie D. Il centrocampista del Roma City ha contribuito alla prima, storica, vittoria in campionato della squadra di Statuto contro il Termoli segnando un gol strepitoso. Ecco la sua intervista.

L'ultima giornata ha portato una doppia vittoria, della squadra e la tua nel sondaggio. Sei contento?

"Sono contentissimo. Domenica è stata una partita molto importante per noi, dovevamo dare una sterzata e l'abbiamo data. La nostra è stata una grande vittoria frutto del duro lavoro che stiamo facendo dal 1 agosto. Tutti i ragazzi sono dediti al sacrificio e al lavoro. Riguardo la sorpresa social sono entusiasta. Essendo anche Consigliere comunale le persone mi conoscono anche al di fuori dal campo e sanno quali sono i miei valori: umiltà, voglia di imparare e fungere da esempio per gli altri e per me".

La tua è stata poi una prestazione straordinaria. Soprattutto il gol.

"Anche la prestazione personale è relativa al lavoro quotidiano, sempre per quella voglia di portare in alto il mio paese in ogni città in cui ho giocato. Mi piace far conoscere da dove vengo, un paesino di poco più di 4500 abitanti dove sono cresciuto e del quale sono innamorato. Quello che cerco di trasmettere ai ragazzi più giovani è l'esempio del sacrificio, nel calcio come nello studio. Non sempre purtroppo si riesce a fare della passione per il calcio un lavoro e noi che ci siamo riusciti dobbiamo ritenerci molto orgogliosi. Il gol di domenica è nato da uno schema che il mister ha provato il sabato mattina. Nell'ultimo calcio d'angolo è venuto quasi lo stesso gol e tutti pensavamo che non ci sarei più riuscito, che il jolly me lo ero giocato quel sabato. E invece per fortuna non è andata così".

Anche grazie a te è arrivata la prima vittoria in campionato della nuova società.

"Sono contentissimo di aver scritto la storia. La prima vittoria in casa del Roma City è arrivata con un mio gol. Sono contento per lo staff e soprattutto per il presidente, che è sempre presente all'interno del centro. Ci rassicura, ci protegge e ci stimola. Ma voglio ringraziare tutte le persone che militano all'interno della società e che sono meravigliose, non lasciano niente al caso. Questa società ha un progetto importante e automaticamente all'interno ci sono figure importanti".

Tornando al gol, lo metteresti nel podio della tua carriera?

"Non mi sento di metterlo sul podio. Ogni gol ha la sua importanza e le sue emozioni. Tutti i gol sono particolari e ti danno quella carica in più per fare bene. E poi su un successo personale l'importanza totale e vitale del gruppo è un fattore fondamentale. Senza il gruppo non possiamo fare niente".

A proposito di gruppo, che squadra si è formata?

"Siamo un gruppo coeso di ragazzi che hanno voglia di migliorarsi, questa è la cosa più bella che vedo giorno per giorno. Ogni compagno è un fratello, anche gli Under vanno lodati, accettano il consiglio e sono tutti ragazzi educati. A tutti loro faccio il mio più grande in bocca al lupo, spero per loro che questo sia solo l'inizio".

E poi avete uno staff che in molti vi invidiano.

"Non tutte le società possono godere di uno staff del genere, con più di 600 partite nei professionisti. Per noi è un orgoglio avere questo mister, questo prof, questo preparatore dei portieri sempre al campo e sentire i loro aneddoti, è emozionante farsi anche dei sogni rapportando le loro storie alle nostre". 

Che stagione ti aspetti?

"Mi aspetto una stagione dura. La Serie D negli ultimi anni ha visto innalzare il suo livello. Personalmente spero di far bene, mi sento molto integrato nel gruppo e soprattutto mi aspetto tanto da me stesso. Ho voglia di dare più di quanto dato finora".

Hai un sogno nel cassetto?

"I sogni molte volte rimangono dentro noi stessi, ho il mio sogno che sto costruendo piano piano e che preferisco portarmi dentro". 

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