Cerca

L'intervista

Centioni: "La D mi ha accresciuto. I programmi sono fondamentali, bisogna valutare tutto"

L'intervista a tutto tondo al tecnico ex tra le altre di Aprilia, Unipomezia, Real Monterotondo Scalo 

19 Gennaio 2023

Centioni

David Centioni (Foto ©Unipomezia)

Le ultime esperienze, con Unipomezia lo scorso anno e con l’Aprilia all’inizio di questa stagione, hanno proiettato mister David Centioni nel palcoscenico della Serie D. Una categoria che accresce senza dubbio il suo bagaglio professionale nonostante entrambe le avventure non siano state troppo fortunate. Gli aspetti positivi e da cui ripartire anche in un prossimo futuro non mancano e il tecnico, vincitore della Coppa Italia regionale di Eccellenza nella stagione 2019-20, ha le idee chiare sul tipo di progetto che si augura di incrociare da qui in avanti. Centioni ce ne parla nella nostra intervista.

Negli ultimi due anni ti sei confrontato con la Serie D. Che esperienze hai vissuto?

"Con l'Unipomezia avevamo raccolto una media punti da salvezza, poi ho fatto scelte tecniche non condivise e questo ha portato a soluzioni diverse da parte della società. Invece ad Aprilia la squadra era già fatta ma il mercato la poteva completare. La squadra aveva svolto tutta la preparazione con il precedente allenatore che inoltre era stato anche compagno di squadra di diversi giocatori, anche questo forse ha portato sconquasso".

Quando sei arrivato hai chiesto dei giocatori che poi non sono arrivati?

"Sì, il piano era quello di rinforzare l'attacco ma non è stato possibile. E' arrivato Pedone in attesa che Ortenzi riprendesse dall’infortunio visto che anche Ramceschi era infortunato. Regolanti era appena andato via e mancava qualcosa davanti. Poi in porta abbiamo sostituito Salvati con Siani".

Il fatto di essere subentrato in corsa ti ha sfavorito?

"Arrivare in corsa è sempre difficile per poter dare un’impronta che invece ti riesce più facile imprimere partendo da un ritiro estivo. A stagione iniziata devi lavorare sul doppio binario di dover far passare i principi da un lato e dall’altro di dover fare i conti con l’avversario da affrontare la domenica. Sicuramente c’è una componente di difficoltà maggiore. Purtroppo non sempre ti può capitare una situazione come quella di Monterotondo in cui sono stato tre anni costruendo piano piano con la società che mi ha dato tempo e modo di agire in tranquillità. Quello è il mio modo ideale di lavorare per arrivare al raggiungimento di determinati obiettivi".

Come valuti quindi quest'ultima avventura?

"Bisogna sempre valutare tutte le componenti e ad Aprilia ce n’erano diverse, di vario aspetto, da saper gestire. Quello che ho imparato è di dover valutare bene tutto anche se poi ti trovi davanti piazze importanti. In due anni mi sono confrontato con una categoria che prima conoscevo meno, adesso, avendola affrontata, posso dire di conoscerla abbastanza bene anche per aver visto tante partite e tanti giocatori soprattutto nei gironi in cui sono coinvolte le laziali. Fa parte di un bagaglio di esperienze che pur nella negatività hanno comunque il loro lato positivo”.

Dal momento in cui sei andato via dall’Aprilia hai ricevuto chiamate importanti?

"Chiamate nel vero senso della parola no. Colloqui informali sì, ma opportunità concrete non ci sono state. Pur avendo la possibilità di ritesserarmi per questi due mesi ho preferito comunque andare a vedere partite e giocatori. Ho preferito godermi le partite in un altro modo".

C’è una società o un contesto in cui ti sarebbe piaciuto subentrare?

"Dire una squadra non mi sembra rispettoso nei confronti dei colleghi. Se non è successo va bene così. Poi subentrare adesso lo farei per un progetto che comprendesse anche il prossimo anno".

La tua prossima esperienza la vedi sempre in D o saresti disposto anche a tornare in Eccellenza?

"La farei in D e in Eccellenza. L’importante è valutare bene i programmi, conoscere bene la struttura societaria in tutte le sue componenti, e trovare una società che ti apprezzi come uomo, tecnico e professionista. Pretendo molto da me stesso e quindi anche dai miei collaboratori e giocatori".

Passando ai pronostici per questa stagione, in Eccellenza nel girone B il Sora è ormai lanciatissimo verso la vittoria. In chiave secondo posto chi vedi favorita?

"Credo che il Gaeta sia una squadra che possa arrivare. Il Colleferro è un po' indietro ma ha la possibilità di recuperare anche per il tipo di campagna acquisti che ha fatto. Tra le due vedo comunque favorito il Gaeta".

Nel girone A la lotta per la vittoria finale è ancora aperta. Qui chi ti convince maggiormente?

"Ho visto quasi tutte le squadre del girone. Secondo me l’Anzio ha un’ottima quadratura e dico che la W3 Maccarese potrebbe recuperare, sicuramente in chiave secondo posto. Per il primo saranno determinanti gli scontri diretti".

In Serie D quale squadra ti è piaciuta finora di più?

"Tra quelle che ho visto la Cynthialblonga mi ha fatto una grandissima impressione contro la Sambenedettese. Non l’ho ancora vista ma me ne parlano molto bene anche della Flaminia, conosco i giocatori e sta facendo bene".

Ti rivedremo in panchina il prossimo anno o se dovesse esserci la possibilità già da questo?

"Ripeto, quello che mi auspico è valutare bene i programmi. Se dovessi ricevere delle chiamate anche da subito valuterei una programmazione non a quattro mesi ma alla lunga".

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Gazzetta Regionale

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alle nostre newsletter

EDICOLA DIGITALE

Dalle altre sezioni

Dalle altre sezioni