L'intervista

Luca Gerilli a 360°: l'arrivo ad Ardea, il calcio dilettantistico e le ambizioni

Francesco Mancin

Ricoprire il ruolo di direttore tecnico quando non si è compiuto neanche trent’anni non deve essere affatto una passeggiata; tutt’altro: farlo in un club importante come la NF Ardea (serie D), impone un grande senso di responsabilità. 

Peculiarità di cui, madre natura, ha investito generosamente Luca Gerilli: sentiamo cosa pensa, in merito, proprio il diretto interessato.

Ciao Luca, allora spiegaci come è nata questa opportunità, che ti ha condotto alla NF Ardea?

"In principio sembrava fosse quasi un gioco. Poi si è instaurato un buon feeling tra me ed il direttore generale del club Danilo Pizi e a quel punto i discorsi tra di noi sono diventati diciamo più seri. Nel momento in cui si è trovata la cosiddetta quadra giusta per affrontare insieme la stagione, è bastata una stretta di mano per sancire l’accordo. Mi auguro sia l’inizio di un lungo percorso insieme".

Come si diventa direttore tecnico alla tua età?

"Credo che bisogna essere soprattutto predisposti, per un ruolo comunque così complesso e ricco di responsabilità. Durante la stagione può accadere veramente anche l’inverosimile. Le avversità possono scoraggiare. Mantenere un profilo equilibrato, ponderare al meglio ogni iniziativa da intraprendere in base alla situazione che si viene a creare, è a dir poco fondamentale".

Ma le responsabilità, un giovane dirigente, come le vive?

"Nel mio caso con costruttività e consapevolezza. La voglia di far bene e, di tirare fuori il meglio di se stessi, per il bene del club, è, e deve essere, sempre a livelli massimali".

Come sta messo secondo te il calcio dilettantistico italiano, in generale?

"Sicuramente un po’ più di ordine non guasterebbe. Alcune regole, o modus operandi, andrebbero quantomeno rivisti. C’è poi la crisi economica che morde forte. I club meno facoltosi, e sono tanti, fanno fatica. Vanno sostenuti, attraverso delle idee, delle nuove normative, da mettere in pratica".

Della regola degli Under che mi dici?

"È una norma che consente ai giovani di trovare spazio presto nelle prime squadre. Poi sarebbe opportuno approfondire e ammettere che ci sono degli aspetti non positivi, migliorabili, attraverso la perseveranza ad esempio. Coi giovani bisogna avere pazienza e metterli nelle condizioni di esprimersi al massimo delle proprie potenzialità’".

La NF Ardea nel 2023-2024 cosa si aspetta da se stessa?

"La categoria è importante, dà lustro e va mantenuta. Stiamo lavorando perché questo avvenga, e lo facciamo con molta dedizione".

E tu? Cosa desideri ricavare da questa affascinante avventura?

"Mi aspetto di crescere e migliorare insieme a questo nobile club. L’opportunità di ricoprire un ruolo dirigenziale in serie D non capita a tutti. Voglio ripagare ampiamente la fiducia che mi è stata concessa: fiducia che mi spinge intanto a ringraziare calorosamente chi sta puntando su di me".

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