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Le mosse a gara in corso sono state decisive in diversi incroci di Coppa Italia, spostando completamente l'ago della bilancia
06 Settembre 2023
(Foto ©De Cesaris)
Nel calcio moderno la rosa lunga ormai è forse l’aspetto più importante sotto diversi punti di vista. Poco importa la categoria, quasi nulla anzi, perché il grado di competitività rimane tale tra le singole squadre pronte a giocarsi gli stessi obiettivi. Con l’introduzione di nuove formule, quali una panchina più profonda (come in Serie A) o le cinque sostituzioni, il mondo del pallone ha conosciuto una mini rivoluzione, forse al suo apice. Senza dubbio le conseguenze più grandi le ha avute nel professionismo, ma ora si sta diffondendo a macchia d’olio anche negli altri campionati, in cui i risultati si vedono, come nell’Interregionale. Il primo turno di Coppa Serie D è stata la dimostrazione perfetta di questo postulato, in particolar modo nei match che hanno visto di fronte le compagini laziali, dove le giocate dei subentrati son state decisive. Basti pensare al prestigioso successo esterno della NF Ardea, che ai calci di rigore ha eliminato i padroni di casa Flaminia Civita Castellana, strappando il pass verso la prossima fase del torneo. Per arrivarci alla lotteria dagli undici metri però, è stata fondamentale la mossa di mister Boccolini al 13’ della ripresa. Fuori Barba, dentro Alessandro Sbordone. Passa qualche minuto ed i viterbesi sfiorano il raddoppio, ma nell’azione successiva l’esterno ha incrociato alla perfezione la sponda di Vianni, rimettendo tutto sul filo dell’equilibrio. Un pari voluto, che ha tenuto fino al triplice fischio, quando poi i biancorossi hanno avuto la meglio dal dischetto. Un cambio in grado di rivoluzionare le sorti della gara, dando tutt’altra forma al responso del Madami, così come accaduto in via Vitellia. Lo Stadium era perfettamente allestito per tagliare il nastro e dare il via alla stagione di Trastevere e Romana. Gli ospiti nella prima frazione hanno sostanzialmente preso il comando delle operazioni, passando in vantaggio e convincendo mister Cioci a dover rimescolare le carte per i rionali. Dalla panchina è arrivato il turno di Daniele Crescenzo, che nel giro di sei minuti ha piazzato la doppietta decisiva nel 4-2 finale degli amaranto, condita stupendamente dalla firma di Mastropietro - anch’egli subentrato - a far capire la qualità della rosa a disposizione. L’importanza di saper aspettare il proprio momento, cercando di sfruttarlo al massimo. La lezione è stata spiegata in maniera inappuntabile anche dal fantasista della Cynthialbalonga Riccardo Doratiotto, in grado di ammazzare da solo le speranze del Cassino. Gli azzurri, in svantaggio di un gol, non sono riusciti ad arginare in alcun modo l’impatto del classe ’99, bravo a sua volta nel siglare le due reti che hanno sancito la vittoria definitiva dei castellani. Un ingresso super, facendo capire come si possa esser i migliori in campo anche giocando solo un quarto d’ora, aspettando il proprio spazio per colpire ed affondare. Sfruttare ad oggi il proprio minutaggio, magari per provare ad alzarlo lungo tutta la stagione, perché la rosa profonda fa sempre la differenza, ma molto dipende dal carattere, dalla forza mentale dei tanti protagonisti.
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