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Focus
La partita di cartello ce la offre il girone G, con un piatto prelibato a dir poco. Castellani e Gabbiani chiamati al proscenio, per affermarsi, per dare peso alle proprie ambizioni
06 Ottobre 2023
Cynthia-Ostia (Foto ©Ostiamare)
I Gabbiani son chiamati al proscenio
Due note stonate magari vengono colte subito dall’orecchio più attento, ma, se la bravura del musicista tocca livelli elevati, allora la composizione resta di un piacere immenso, dritta così fino al traguardo. Perché il percorso non può esser sempre lineare, e quindi a volte è necessario saper assorbire le curve. La traiettoria di questa Ostiamare deve tornare ad esser quella fatta vedere nelle prime due giornate, in cui i ragazzi di Perrotti firmarono sei punti in due uscite, ai danni di Gladiator e Trastevere. Di certo la bella scia lasciata lungo il cammino non si era persa contro la Nocerina, in un match dove la vittoria campana è stato un risultato più che bugiardo per quanto visto in campo.
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Seppur alla seconda giornata, il derby tra le due realtà laziali ha già dato diversi spunti, che potrebbero diventare delle certezze con il passare dei giorni
Ogni ko immeritato però ha i suoi strascichi, tanto che nella sfida della domenica successiva alla Flaminia, i lidensi son partiti con il freno a mano tirato, emergendo solo nella ripresa, una volta incassato lo svantaggio. La reazione è stata veemente, figlia di un carattere da grande squadra, che per definizione però non accetta la discontinuità. Proprio per questo, in un girone tosto come pochi altri, i biancoviola devono tornare ad imporre il loro gioco, ed espugnare l’Abbatini manderebbe un messaggio a tutto il campionato. La compattezza della difesa ormai è appurata, un trio quasi inattaccabile, in grado di dare energia agli altri interpreti lì davanti. La regia è saldamente nelle mani del duo Icardi-Buono, con tanti giocatori pronti a dire la loro, come i “terribili” under sulle fasce come Sardo e Pozzi, considerando anche l’ottima alternativa Casazza, o il jolly Bernardini, sempre pericoloso. L’attacco poi ha rappresentanti di primo spessore, da Mencagli ad un Cardella già ritornato, provando a sfruttare anche le folate di Simonelli e Cicarevic. Non solo loro però, ma tanto, tanto altro, in una partita che dirà la verità sulla reale pasta di un’Ostiamare destinata, potenzialmente, alla Terra Promessa.
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