Focus

Da Termoli a Campobasso. Il Roma City ha trovato la quadra?

Federico Meuti

A volte sapersi orientare sulla mappa non è così semplice, una volta persa la strada giusta spesso serve uno sforzo chiaro per tornare sui binari. Non sempre dal punto di vista fisico o emotivo, ma più che altro sotto il piano delle tempistiche, considerando come ogni affare funzioni sul lungo, aspettando il giusto momento per far allineare tutte le cose. I copioni però son fatti per esser rivoluzionati in certe occasioni, riscritti completamente, in modo di dar vita a qualcosa di nuovo, di diverso, finalmente più convincente. Con ambizioni ed obiettivi dichiarati durante quest'estate, il Roma City era chiamato al ruolo di protagonista assoluto della categoria, una candidatura solida, che ha cominciato lievemente a vacillare dopo le prime tre giornate, quando gli arancioblu hanno mostrato qualche difetto preoccupante, come se il tempo non fosse mai tornato indietro dalla passata stagione. L'esordio scoppiettante contro il Notaresco era stato coperto dai due ko consecutivi raccolti dalla truppa di Maurizi, demolita a Riccione, per poi dover cedere all'avanzata del Chieti sul suo campo. Sentori non positivi, addrizzati in parte nella trasferta di Termoli, venendo quasi spazzati via nella giornata di ieri. Il Riano Athletic Center si è goduto probabilmente il primo atto di un'opera potenzialmente stupenda, che dovrà però esser alimentata a dovere nelle prossime settimane. I capitolini hanno messo ko una delle grandi favorite del girone, come il Campobasso, a testimonianza di come l'aria del Molise abbia fatto molto bene alla truppa romana. Trascinati da un sontuoso Di Renzo, i ragazzi di Maurizi hanno interpretato alla perfezione l'incontro, capendo come bloccare le bocche da fuoco ospiti, e costringendoli a cercare spesso la palla lunga, senza avere corridoi puliti su cui sviluppare il loro gioco. Il castello è stato reso inattaccabile, sfruttando al contempo la qualità dilagante di Gelonese e compagni, in grado di rendere efficaci le sortite offensive. Un tris pesante come un macigno, perché certi risultati possono cambiare le sorti di un campionato. Servirà dare la costanza migliore, magari rivoluzionando ancora il copione, forse già domenica, quando si andrà a sfidare la Matese nel suo bunker.

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