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La classe di Napoleoni, Cantiani e Bobo Riosa. Monterotondo: ora sì che vai

Federico Meuti

La risposta migliore è stata offerta sul campo, come dovrebbe essere, perché i fatti avranno sempre un peso maggiore rispetto alle parole, dando dimostrazione di saper reagire alle avversità. È impensabile credere difatti che il mare possa rimane sempre calmo, visto che il moto delle onde può rivelare la sua faccia peggiore, da cui bisogna saper non solo allontanarsi, ma imparare a tirar fuori il coraggio, affrontando i momenti complessi. Senza dubbio la lettera è stata mandata in buca da parte del Real Monterotondo, il cui sorriso è tornato splendente dopo la giornata di sabato. Il match contro il Vastogirardi di Bifini – ex Civitavecchia – era un crocevia fondamentale per capire la pasta di una squadra chiamata a rialzare la testa. Gli eretini lo hanno fatto in maniera egregia, mandando ko una truppa molisana a sua volta a caccia del riscatto. Il Pierangeli ha potuto salutare in festa i suoi ragazzi, autori di una prestazione solida e convincente, con qualche passaggio a vuoto ma pieno di spunti interessanti in vista dei prossimi mesi. La prima certezza assoluta difatti risponde al nome di Stefano Napoleoni, sul cui passato non c’è neanche da parlare, dimostrando anche a trentasette anni di esser, tecnicamente, di altra categoria.

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Il ritorno del diez dietro la punta ha dato tutt’altra carica all’undici di Polverini, sicuramente più pericoloso dalla trequarti in su. Merito anche del grande lavoro da ariete da parte di Michele Riosa, visto anche con le maglie di Lazio e Ascoli, a far salire continuamente la squadra. Una prestazione da centravanti, a cui è mancato solamente il gol, ma di certo il livello offerto è stato alto, facendosi spazio in maniera sorprendente nelle marcature, con qualcuno che dagli spalti lo chiamava Bobo. Poco da capire, basta guardare l’impatto di una gioventù sempre più splendente in casa giallorossoblù. Aldo Cantiani ha dato il là ai giochi, danzando continuamente tra le linee per pungere gli avversari. Suo il gol del vantaggio, mentre quello del raddoppio proviene dall’educato piede di Federico Malvestuto.

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L’esterno ex Vigor si sta ambientando in una categoria sicuramente non semplice, ma tanto affascinante, dimostrando di avere i colpi per starci. Più in generale il ritmo non è stato altissimo, ma gli eretini hanno forse mostrato per la prima volta la giusta via da seguire, avversario permettendo. Non tutti saranno come i lucani, già a partire da settimana prossima quando si andrà a Senigallia. Non bisogna guardarsi indietro però adesso, ripartendo anche dalla fermezza di una retroguardia magistralmente guidata da Riccardo Pasqui. La strada è ancora lunga, ma dopo qualche ondata di buio preoccupante, i bagliori di luce s’intravedono con maggiore speranza.

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