Tutt'altro che vagabondo. Il viaggio di Fabrizio Lilli è tutto da vivere

Tutt’altro che vagabondo. Come tre anni fa, anche se il paesaggio è diverso, il contesto è da comprendere e vivere, in modo da levarsi soddisfazioni importanti come negli anni precedenti. Perché la qualità sarà sempre dalla parte di chi è in grado di far cantare il pallone, la qualità sarà sempre dalle parti di Fabrizio Lilli. Il centrocampista cresciuto nel magico gruppo dei 2004 della Roma, ha dovuto affrontare una realtà che lo ha portato lontano da Trigoria, casa sua, per rimettersi in gioco in un ambiente totalmente diverso. Accogliere la sfida, calandosi all’interno di un mondo magari meno protetto rispetto a quello dei nazionali, facendosi le ossa nel famoso calcio dei grandi.

Lilli, tutt'altro che vagabondo. La Roma ritrova una stella

Il fantasista classe 2004 brilla sempre di più, contro il Lecce una prestazione da top player

E così dopo la parentesi a Cesena, ecco la chiamata dell’Anzio, una società ambiziosa, con cui mettersi in mostra in Serie D. Un paio di settimane d’apprendistato e poi l’esplosione, l’ascesa, come le stelle più belle, più luminose, quelle che non hanno mai perso il gusto di sognare, senza dimenticarsi da dove sono partite.