Le 5 verità di Cynthialbalonga-Flaminia: Sartor indomabile, Marchi è immortale

Tutte le sconfitte sono difficili da digerire, soprattutto quando la vittoria non si vede da tanto, nonostante le prestazioni, nonostante i valori dichiarati e conclamati di una squadra. Il momento che si sta passando in casa Flaminia non è certo dei migliori, ma le formazioni forti si vedono nelle difficoltà, lì si forgia il carattere, quello dei leoni, che ti fa raggiungere le vette massime. I rossoblu non trovano il successo dal primo turno di campionato, son seguiti quattro pareggi consecutivi, alcuni anche di spessore, resi meno luminosi però dalle due sconfitte arrivate dopo i confronti con NF Ardea e proprio Cynthialbalonga. Un rullino di marcia inclinato, ma non ogni cosa è da buttare, altrimenti avere speranze per il futuro sarebbe impossibile. All’interno di una categoria così ben abbellita dall’orgoglio dei giovani, va sottolineata la prova dei due veterani rossoblu, stoici durante i novanta minuti, lottando su tutti i palloni per dare altra verve alla contesa. L’esempio lo danno i senatori, mai nessuno come Alessandro Marchi, capitano con la C maiuscola di una ciurma chiamata a rimboccarsi le maniche e tornare a correre. Il centrocampista è stato presente in ogni fase di gioco, duellando contro chiunque, seguito a ruota da un sontuoso Matteo Boccaccini. L’ex Capri ha alzato il muro, in un pomeriggio dove il reparto ha fatto acqua completamente, lui ha tenuto alta l’asticella, sbarrando tutto sulle palle alte, dando spesso manforte e carattere in fase d’impostazione. Come fanno i leader, come fanno gli uomini da seguire nello spogliatoio, perché è tutta una questione di mentalità, quella che ha mostrato anche il pendolino Simone Mattia, visto che solo con la giusta testa si raggiungono grandi obiettivi.

In foto Marchi (© Ostiamare)