Le 5 verità di Tivoli-Real: Aquila senza idee, Gianni è stato la chiave

Serviva una scossa, un modo per stravolgere un andamento di certo non convincente, anzi a tratti preoccupante, in ogni sua essenza, in ogni suo aspetto. Quattro sconfitte di fila non sono facili da digerire, ma al contrario possono essere un avvertimento chiaro di qualcosa che scricchiola, che rende più arrugginiti i meccanismi del proprio gruppo. Ed è invece nelle giornate più difficili che si vede il carattere delle grandi squadre, o quanto meno di quelle pronte a superare l’ostacolo, a raggiungere un obiettivo nonostante le mille peripezie da affrontare. Il Real Monterotondo è tornato, sotto il piano dei risultati sicuramente, ora bisognerà perfezionare diverse fasi sul gioco e l’assetto degli eretini, anche se la notizia migliore è comunque arrivata per Polverini. Nello scontro salvezza con la Tivoli perdere voleva dire soccombere, in tutto e per tutto, ad un campionato complesso, che non ti lascia un attimo per respirare. Ed invece gli ospiti hanno saputo fronteggiare gli eventi, partendo dai loro leader e capendo come sbloccarsi. Facendo passare magari dei momenti di pressione avversaria, per poi compiere il proprio,decisivo passo nella metà campo offensiva. Senza incantare, per quello ci vorrà tempo, ma mettendo un paletto fondamentale in un cammino da completare. Da qui a fine anno, man mano ogni fermata dovrà esser ben gestita dai giallorossoblu, anche se quanto visto domenica sembra esser la base giusta per riprendere una marcia interrotta troppo spesso.