Le 5 verità di Tivoli-Real: Aquila senza idee, Gianni è stato la chiave

Come abbiamo detto prima: i leader fanno la differenza. Quei marinai che conoscono la categoria da talmente tanto tempo da conoscerla in ogni sua sfaccettatura. Se poi ci si aggiungono i giusti accorgimenti tattici, allora l’esperimento diventa creazione e porta a risultati sempre più incoraggianti. Mister Polverini sta imparando a conoscere un campionato indecifrabile, al secolo Serie D, pieno di insidie, di nobili decadute o di nuove realtà pronte ad emergere. Dopo l’ottimo lavoro al Centro Sportivo Primavera, è arrivata l’occasione giusta, e adesso che si è in ballo bisogna ballare. Dopo alcune settimane di difesa a tre, il tecnico degli eretini si è spostato su un assetto a quattro che domenica ha pagato. I frutti migliori sono stati colti proprio due giorni fa, quando Tony Gianni è stato spostato in posizione di mediana, guidando il nuovo schieramento dei suoi. L’ex Sassari Latte Dolce ha guidato sapientemente le operazioni in cabina di regia, facendo da diga al blocco difensivo composto da Albanesi e Primasso. A volte alzando i toni, altre lasciando che gli eventi scorressero, ma mettendoci indiscutibilmente la sua firma. Il movimento su corner fa nascere il vantaggio di Pasqui, e lo stesso anticipo nella ripresa vale il tris che chiude ogni cosa. Continuando sui suoi standard, indipendentemente dalla posizione, perché certe cose non cambiano mai, ed il suo apporto al Pierangeli continua ad essere una garanzia. La mossa di Polverini è stata decisiva, aggiungendo una freccia interessante nel suo arco che potrà risolvere diverse situazioni nel corso del campionato. Un ritorno al passato veramente piacevole, che magari svolterà anche il futuro.