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Sbagliare è vietato! Flaminia e Anzio vogliono ritrovare se stesse
Nel cuore di novembre si avvicina un momento decisivo che farà vibrare gli animi di ogni amante del campionato di Serie D. Un confronto carico di tensione, in cui la posta in gioco varrà doppio, per due squadre impegnate nella lotta feroce per evitare la retrocessione. Sì, perché presso il “Turiddu Madami” di Civita Castellana, domenica prossima, tutti gli occhi saranno puntati su un importantissimo scontro che potrebbe plasmare il destino di un paio di compagini coinvolte nell’arduo braccio di ferro per la salvezza del campionato. Stiamo parlano di Flaminia e Anzio, relegate entrambe a 11 punti nel mare tempestoso del terzultimo posto del Girone G, in un contesto dove ogni singolo punto è vitale per provare a riemergere in superficie e prendere un po' di ossigeno, mentre l’isola tanto promessa ai marinai appare ancora lontana all’orizzonte. Strano a dirsi, soprattutto se si guarda il valore dei viterbesi, ma ad oggi la situazione è proprio questa. L'atmosfera è carica di tensione e attesa, perché il match di domenica va ben oltre la semplice partita. Forse è presto per dirlo, la stagione è ancora lunga, ma da questo importante crocevia potrebbero passare le sorti di un’intera stagione, o quanto meno un indirizzo che ci faccia capire la direzione delle due locomotive. Una partita da tutto o niente, in cui vincere o perdere potrebbe dare un’importante botta emotiva agli uomini guidati da Nofri Onofri e Guida. Perché, mentre il successo permetterebbe ai due team di rifiatare un po’, in caso di sconfitta è elevato il rischio di venire agguantati da Gladiator, Trastevere e Boreale, minacciose presenze all’orizzonte.
La Quiete prima della Tempesta
Stiamo parlando di formazioni che a settembre hanno dato lo start al campionato con umori e obiettivi completamente diversi. Infatti, per la Flaminia, soprattutto dopo la convincente vittoria contro il Trastevere all'esordio, tutto sembrava settato per provare a migliorare, o almeno ripetere, il quinto posto raggiunto nel 22-23 (miglior risultato in assoluto per la compagine rossoblù da quando milita in Interregionale), con il play-off negato soltanto dal miglior piazzamento del Livorno negli scontri diretti. Un gruppo che ora, invece, si ritrova in ben altra situazione da quella sperata, forse anche a causa dei numerosi infortuni che hanno investito l’organico di mister Nofri, su tutti quello dell’attaccante Sirbu, operato al piede sinistro martedì scorso. A ciò si aggiunge anche la folta campagna acquisti condotta in estate dal Ds Scardala, che ha sì portato nella città delle ceramiche elementi dal calibro di Boccaccini, Tirelli e Benedetti, ma che ha rivoluzionato per sette undicesimi la formazione titolare dello scorso anno, con i pesanti addii, su tutti, di Garufi, Sabattini e Cruz.
Idee precise e tanto carattere. Questo Anzio si è calato subito nella categoria
Inizio di stagione con molti responsi positivi per la squadra di Guida, ora chiamata domenica prossima al primo crocevia del suo campionato
Per la banda di Guida, invece, lo scenario è differente. I neroniani infatti, dopo aver vinto il campionato di Eccellenza lo scorso anno, hanno come obiettivo dichiarato la salvezza. Una squadra di lavoratori molto legati con il loro allenatore, che ha perso De Marco appena passato alla Tivoli, ma che può puntare sulla freschezza e qualità dei giovani come dell'ex Roma Fabrizio Lilli, ma anche di giocatori più navigati, al secolo Pietro Bencivenga che si sta facendo valere alla grande anche come esterno. Insomma, le aspettative sono alte, e probabilmente lo sapranno anche i ventidue in campo, consapevoli che ogni tocco della sfera, ogni azione e ogni giocata potrebbero valere doppio. Domenica prossima non sarà una partita qualsiasi, ma un capitolo fondamentale di una stagione che ha visto sin qui per entrambe le compagini pochi alti e tanti bassi, vogliose di riscatto per sperare, chissà, magari anche in qualcosa in più del semplice mantenimento della categoria. Un brivido di tensione percorre la schiena di ogni sostenitore rossoblù e zazurro. Siate pronti, perché il fischio d’inizio è alle porte, portando con sé il fascino e l'incertezza che solo il calcio sa regalare.