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Registi si nasce, ma si diventa anche. Federico Ruggeri è il cervello della Romana

Federico Meuti

In un novembre che ci ha fatto conoscere le prime vere folate di freddo e gelo su ogni campo e non solo, all’Academy invece qualcosa di concreto sta sbocciando definitivamente. Stringersi tutti insieme è servito a creare quel calore in grado di sconfiggere qualsiasi cosa, accumulando risultati su risultati ogni settimana di più. L’arrivo di mister D’Antoni sulla panchina ha portato la Romana a render perfettamente in campionato, fino a scalare interamente la classifica. Dal buio della zona retrocessione, è arrivata la luce splendente dei playoff, raggiungendo persino Cassino e Cynthialbalonga, compagini apparentemente lontanissime fino a qualche giornata fa. Ed invece il lavoro ha pagato, come sempre, tagliando traguardi che prima non ci si attendeva. Adesso il sorriso splende alla corte dei biancoblu, merito dei progressi che man mano il gruppo ha fatto. In primis dai gol di un Calì dominante, sempre più Duca del Gol, a conferma di come il campo, vuoi o non vuoi, riconosca sempre la nobiltà.

Il campo riconosce la nobiltà. Romana: il Duca del Gol è tornato

Tre gol nelle ultime due uscite per bomber Aimone Calì, che ha contribuito in maniera determinante ai successi della truppa di D'Antoni

Ma senza dimenticarsi dell’apporto degli under, dalle parate di Antolini agli scatti di Fiore, insieme alla crescita di Armini, in attesa che il feeling con il gol torni ad esser acceso. Soprattutto però le luci della ribalta se le sta prendendo Federico Ruggeri, autentico cervello della formazione laziale, cominciando anche ad interpretare alla perfezione il cambio di ruolo.

CIAK, si gira!

Dopo essersi garantito sempre la titolarità l’anno scorso a Frascati, in questo campionato invece il classe 2003 è stato spostato in cabina di regia, progredendo sempre di più, fino a convincere chiunque. Dopo la scelta di diminuire il minutaggio di Ricozzi, D’Antoni gli ha affidato praticamente le chiavi di un reparto che ora regna in maniera sovrana, gestendo il flusso delle azioni e scadendo ogni tempo di gioco. Il processo è ancora in atto, anche se il fiore sta sbocciando nel migliore dei modi. In questo momento il direttore dell’orchestra in via di Settebagni porta un solo nome, come ampiamente dimostrato nel primo scorcio stagionale. Seppur aiutato dall'eleganza di Spinosa ed Errico vicino a lui, Ruggeri è la componente perfetta di una macchina pian piano sempre più performante, facendosi trovare in ogni dove, capendo e pensando adesso da vero e proprio play, lui che in passato faceva la mezz’ala. La gara con la Flaminia di due settimane fa ha dimostrato alla perfezione il progresso del centrocampista, o meglio tuttocampista, data una prestazione in cui ha dominato in maniera incontrastata, facendosi trovare puntualmente al posto giusto. Una dote che non si regala, né tanto meno si compra, ma la hai insita, anche se lo scopri più avanti nella tua giovane carriera. Perché registi d’autore si nasce, ma si può anche diventare, e Federico Ruggeri ce lo sta insegnando partita dopo partita.

Tre indizi fanno una prova... Benvenuta ufficialmente Romana

La squadra di D'Antoni si è iscritta definitivamente al campionato, con un rullino pienamente convincente nel mese di Novembre

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