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Albalonga, Coquin: "Con l’Olbia meritavamo di vincere. Ora pensiamo all’Anzio"

Il francese ha rilasciato delle dichiarazioni in merito al pareggio di domenica. La testa, però, è già alla prossima

10 Settembre 2025

Albalonga, Coquin: "Con l’Olbia meritavamo di vincere. Ora pensiamo all’Anzio"

Coquin, con la 20, che esulta con i compagni (©De Cesaris)

L’Albalonga non è riuscita a festeggiare con una vittoria nell’esordio stagionale in serie D. I ragazzi di mister Pino Ferazzoli hanno impattato per 1-1 nel match casalingo del "Francesca Gianni" di San Basilio contro l’Olbia. "Abbiamo costruito tantissime occasioni, ma i due portieri avversari (uno è subentrato per l’infortunio dell’altro, ndr) si sono entrambi dimostrati molto bravi – dice Mathieu Coquin, trequartista francese classe 1997 che l’anno scorso si è diviso tra Matera, Andria e Atletico Ascoli – Abbiamo sbagliato un rigore, colpito un palo e solo a una ventina di minuti dalla fine siamo riusciti a recuperare lo svantaggio con un mio gol. Le abbiamo provate tutte, ma non abbiamo portato a casa i tre punti come meritavamo. Ora guardiamo alla sfida sul campo dell’Anzio che ha iniziato con un pareggio fuori casa con la Palmese per 2-2: ci aspetta un’altra battaglia". Coquin parla del suo approdo all’Albalonga: "Già alla fine dello scorso campionato c’era stato un contatto, poi negli ultimi giorni di agosto ci siamo risentiti e sono stato felice di entrare in questo gruppo dove ci sono alcuni ragazzi con cui ho già giocato in passato come Casiello, Sfanò, Demoleon e Persichini. Ho trovato una società seria che mette tutto quello che è necessario a disposizione del gruppo della prima squadra, inoltre mi piace l’ambiente. Per me la squadra è forte e deve stare il più in alto possibile in classifica. Il girone G è un raggruppamento tosto, l’ho fatto in passato con la Tivoli: sulla carta tutti dicono che la favorita è la Scafatese, ma nulla è scontato". Coquin, che in patria ha giocato per sette anni col Bordeaux e uno con l’Ajaccio, è in Italia da quattro stagioni e si è fatto un’idea precisa sul movimento calcistico: "Il calcio è diverso, qui c’è più cura dell’aspetto tattico. Però mi trovo bene in Italia e ora sono concentrato nel cercare di dare un buon contributo all’Albalonga". Infine l’Albalonga ha ringraziato tutte le persone che domenica scorsa si sono recate fino al quartiere romano di San Basilio per vedere la partita della prima squadra: la società, nel ringraziare l’Atletico Lodigiani della ospitalità presso il suo impianto, si augura comunque di poter tornare al più presto a giocare ad Albano.

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