l'intervista
Ostiamare, D'Antoni: "Vogliamo chiudere in bellezza. Qui c'è armonia"
Le parole del tecnico nella conferenza stampa odierna, prima dell'ultimo impegno dell'anno contro il Giulianova
Vuole concludere l'anno in bellezza l'Ostiamare di Davd D'Antoni, intervenuto nell'ormai tradizionale conferenza stampa. Il tecnico dei lidensi, reduce dalla vittoria di Termoli, ha ripercorso quello che è stato il match in Molise: "Contro il Termoli abbiamo disputato una buonissima partita, su un campo molto difficile. Sono contento perché abbiamo fatto un tipo di gara diversa dal solito, sporca e nella quale abbiamo sofferto. Da qui alla fine troveremo partite del genere, dunque abbiamo dimostrato di saper fare anche altre cose". Ora, però, testa al Giulianova, una delle compagini più in forma del girone, visti i 6 risultati utili consecutivi: "Abbiamo preparato la gara come tutte. Il Giulianova è una squadra in salute che vorrà, come tutti, di voler battere la prima in classifica. Siamo carichi, vogliamo finire il girone d'andata in bellezza e passare un Natale sereno". Poi ancora, D'Antoni entra nel merito, inquadrando quelle che sono le armi più insidiose dei giallorossi: "È una squadra solida, con giocatori esperti. Ad oggi non è da considerare nella posizione in cui si trova, visto che da quando ha cambiato allenatore è in un trend più che positivo. Noi sappiamo cosa dobbiamo fare per mettere in difficoltà chiunque. Il Giulianova è una squadra di categoria, che ti concede poco. Sui piazzati ha fatto tantissimi gol, ma non ci spaventa nulla". Infine, il mister torna a sei mesi fa, quando fu chiamato per guidare la panchina dei Gabbiani, facendo inoltre un bilancio: "Ho ricevuto la telefonata da Adriano (D'Astolfo, ndr). Ci siamo visti prima io e il Direttore, successivamente con il Presidente e, sin da subito, ho capito che gli incastri sarebbero stati perfetti. È stata una chiamata sperata da parte mia, e ho trovato una società che mi ha permesso di lavorare in questi sei mesi come mai prima d'ora. Quando c'è armonia in una famiglia i figli lo percepiscono. Eravamo a conoscenza, quest'estate, di poter fare un mercato importante. La speranza era questa. Io sono un allenatore ambizioso e sapevo che la squadra messa in campo poteva rispettare le esigenze. Abbiamo fatto 13 vittorie, che sono tantissime, quindi da questo punto di vista forse siamo andati anche oltre le nostre aspettative. Ma tutto questo non è frutto del caso".
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