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L'intervista
07 Ottobre 2015
Mario Guida (Foto © Francesco Cenci)
In attesa dell'inizio del campionato, diverse novità in casa Anzio Calcio, a cominciare dal nuovo allenatore posto alla guida dei 2002 in estate, Mauro Zaccagni. Si pronuncia così, sul tecnico, il responsabile del settore giovanile, Mario Guida: “Si tratta di un istruttore giovane, propositivo. La sua idea di calcio si basa molto sulla partecipazione del portiere alla manovra collettiva: è un gioco difficile da concretizzare nell’immediato, impossibile da valutare in uno, due mesi. Per questo motivo il tecnico ha la massima fiducia da parte della società. Non valuteremo soltanto i risultati, comprendiamo che potrebbe esserci bisogno di tempo.” Tempo, per far maturare una squadra poggiante su qualità, ad ogni modo, già solide: “L’obiettivo è svolgere una stagione tranquilla, naturalmente mantenendo la categoria. La squadra che cercherà di raggiungere tale scopo è, da un punto di fisico, strutturata negativamente a mio avviso. Ma nonostante questa componente sia sempre più determinante nei campionati giovanili, i ragazzi a nostra disposizione riescono a supplire tale mancanza con altre doti, tecniche prima di tutto. Siamo convinti che anche dal punto di vista prettamente fisico miglioreranno con il tempo. Il girone? Sicuramente è difficile, ma a lungo andare, non dico che una squadra valga l’altra, ma tralasciando le professioniste, credo che potremo giocarcela con tutte.” Una sicurezza, giustificata anche dall’iniziativa dell’Anzio Calcio. La società infatti, ha a disposizione due gruppi di ragazzi classe 2002, che potranno, secondo un inflessibile criterio meritocratico, compenetrarsi vicendevolmente nel corso del campionato. Un’idea importante, partorita proprio in un momento storico-calcistico come quello in cui viviamo, dove i talenti made in Italy faticano a crescere. “Partendo da una rosa di 34 elementi abbiamo formato due squadre: quella più pronta parteciperà al campionato regionale d’elite, l’altra affronterà il provinciale. Ci siamo orientati verso questa soluzione perchè non volevamo perdere ragazzi, è come se avessimo fatto degli acquisti interni. Lati negativi? Non so perchè non tutte le società fanno come noi, io non vedo problemi, a parte un’organizzazione di fondo, che deve essere solida, naturalmente.” Organizzazione basata sostanzialmente sulle decisioni di comune accordo prese dal triumvirato costituito da Guida e dagli allenatori dei due rispettivi gruppi, riuniti a stabilire chi merita di salire e di scendere, ogni tre mesi. “In questo modo, tutti avranno la possibilità di divertirsi e la società potrà crescere i talenti, contando su un bacino maggiore. Del resto, in Spagna l’hanno capito, la maturazione di un calciatore può durare due, tre anni. Perchè bocciarlo prima?” Già, perchè?…
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