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lo speciale/11
04 Febbraio 2016
Il Latina, regina del gruppo E, ha festeggiato da poco la fine di un roseo girone d’andata, costellato di grandi successi. I due unici pareggi trovati con le rivali Ceprano (0-0) e Sermoneta (1-1) non tolgono nulla a quello che può essere considerato un percorso da primi della classe. Ne parliamo con il tecnico Vittorio Ciriello, allenatore fresco di un esperienza di ben sei anni alla Lazio durante la gestione Coletta, nella quale ha seguito dai Pulcini agli Esordienti biancocelesti. A lui il compito di prendere per mano la squadra nei Regionali “Il nostro gruppo nasce quest’anno con la fusione di un blocco di 8/9 elementi della scuola calcio del Latina unito ad altri 16/17 prelevati da realtà limitrofe. Sono tanti ragazzi, un mio orgoglio è quello di poter affermare che tutti hanno giocato con omogeneità di minutaggio.
Difficoltà nella compattezza del gruppo? No, mai stato un problema. Nonostante abbiamo iniziato la preparazione relativamente tardi, i ragazzi si sono dimostrati fin da subito uniti.” Ma qual’è il segreto del Latina, di una squadra titolare del miglior attacco del campionato (72 goal all’attivo in 15 giornate) e di una fra le migliori difese in assoluto? “Siamo una squadra tecnica, dotata di ottime individualità. Ma non è questa la reale motivazione: noi abbiamo un organizzazione di gioco. Questo è il nostro vero punto di forza. Per fare un esempio, io ho due prime punte. Ebbene, le faccio ruotare quasi in ogni partita, senza che il risultato cambi. Questo per dire che è il gioco ad essere vincente, l’arma in più dei miei ragazzi.” Come già accennato il Latina per ora conserva la pregevole qualifica dell’imbattuta, non avendo mai perso uno scontro. Tuttavia gli unici esiti più opachi di una vittoria, sono stati i due pareggi con Semoneta e Ceprano, attualmente in corsa, a una manciata di punti dal Latina: “Sono state due gare sfortunate. Mi sembra che complessivamente abbiamo totalizzato quattro pali e due traverse in quelle partite (ride, ndr). Va dato merito agli avversari, che sono venuti in casa nostra chiudendosi bene, senza darci la possibilità di giocare liberamente. Un rammarico? Forse in quelle giornate non siamo scesi in campo sin da subito con la giusta intensità, tanto che con il Sermoneta siamo andati in svantaggio prima di pareggiare.” Tutto sommato però Ciriello può essere contento di quello che il suo Latina ha da offrire e sta offrendo sotto gli occhi di tutti. Verrebbe da domandarsi se possano annidarsi degli ostacoli lungo il cammino: “Rivali? Mi avevano parlato bene del Racing Club, siamo riusciti a superarla in partita. La squadra è forte, non ci nascondiamo, dobbiamo pensare solo a noi stessi. Dobbiamo essere come un treno, pensare alla nostra strada, non ai potenziali incidenti. Un messaggio per i miei ragazzi? Non guardare verso quello che abbiamo fatto sinora, bensì in avanti.” E il prossimo week end, prima della pausa, ci sarà il match di ritorno contro il Ceprano, una delle due ad aver rallentato la corsa della capolista: scopriremo dunque se la regina del girone riuscirà a migliorare se stessa, in vista dello sprint verso il tragurdo finale.
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