L'intervista

Città di Ciampino, Olivetti: “Ora tre partite decisive”

Parla il tecnico dei rossoblu, con un occhio rivolto a gioie e dolori del passato e uno al futuro più prossimo

Non è un fatto nuovo constatare la divisione in due tronconi nel girone B, al di sotto della Vigor Perconti, fanalino di coda fra le migliori, combatte a testa alta il Città di Ciampino, in testa fra le squadre della “seconda fascia”. Quasi impossibile, ormai, pensare a varcare il muro e salire di gradino (c’è un discreto fossato di undici punti a separare gli aeroportuali dai blaugrana) eppure, il Ciampino può sempre consolarsi con la serenità data dall’attuale piazzamento. “La classifica dice questo, ci siamo comportati bene con le dirette rivali per la permanenza. Ma le distanze sono tuttavia talmente brevi che ci si impiega un attimo a scendere.” Commenta Davide Olivetti, tecnico dei rossoblu. Ed effettivamente gli scontri diretti hanno dato soddisfazione e punti importanti alla squadra; ad eccezione del pareggio per 1-1 con l’Atletico 2000 e la sconfitta subità per 0-1 con il Cinecittà Bettini. “Certamente due partite non deludenti sotto l’aspetto della prestazione. Con il Bettini abbiamo patito un esito più amaro, ci è mancata la continuità in partita; con l’Atletico non ho nulla da rimproverare ai miei, abbiamo preso goal alla fine, del resto. Una vittoria meritata da parte del Cinecittà, ci poteva stare. Soddisfazioni? Mi è piaciuta la prestazione vista con la Lazio nonostante il risultato finale di 0-5. Fino al 25’ del secondo tempo perdevamo 0-1, siamo stati bravi a tenere la gara aperta. Come mi ha lasciato un bel ricordo la sfida con la Polisportiva Carso: in quell’occasione i ragazzi hanno sopperito al gap fisico e qualitativo con una grande determinazione.” Fra le squadre della secondà metà della classifica, il Ciampino è quella con il miglior attacco (22 goal all’attivo): “In realtà non abbiamo un vero e proprio cecchino incaricato (ride, ndr) siamo privi di giocatori con grandi cifre personali. Andiamo in goal con più calciatori, è una tedenza della squadra, che prova a cercare più soluzioni possibili. Cosa mi ha stupito in questi mesi? La capacità di adattamento alle altre squadre. Se giochiamo contro una forte, i ragazzi rispondono adeguando i propri ritmi. Questa è un po’ un’arma a doppio taglio, paradossalmente giochiamo meglio con le grandi, ma a volte ci capita in altre partite di calare nell’intensità. Più in generale mi ha sorpreso ed apprezzo particolarmente la voglia di aiutarsi l’un l’altro: sono ragazzi che capiscono dove si trovi la criticità e intervengono per porre rimedio o per soccorrere un compagno in difficoltà.” Ad attendere ora il Città di Ciampino ci sarà un periodo molto particolare. Subito, alla ripresa del campionato, una triade decisiva in ottica salvezza: si comincia con l’Albalonga, a seguire l’Anzio ed infine il Cinecittà Bettini. “Si, assolutamente. Grande rispetto per l’Albalonga, a cui ha giovato il cambio in panchina, ma andremo per fare la nostra partita. E’ fondamentale, quasi una mezza salvezza. L’andata? Una bella partita. Erano andati in vantaggio, ma tenendo il ritmo elevato e attaccandoli alti siamo riusciti a recuperarla e a prendere i tre punti.”

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