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La carica della Lupa Roma sprint letale nel ritorno

La nuova capolista del girone B ha cambiato rotta al giro di boa, lasciando indietro il Sansa campione d’inverno

02 Marzo 2016

Il tecnico Biagi (FotocLupaRoma.it)

Il tecnico Biagi (FotocLupaRoma.it)

Il tecnico Biagi (FotocLupaRoma.it)

Un testa a testa durato tutto il percorso d’andata, quello fra la Lupa Roma ed il Sansa. Alla fine, in virtù dell’esaltante scontro diretto vinto dai ragazzi di Del Beato per 2-1, il titolo di campione d’inverno è andato proprio ai diretti rivali. Ma qualcosa sta cambiando ora nel girone B: la Lupa Roma è infatti l’unica squadra del campionato Giovanissimi fascia B Regionali ad aver spodestato i campioni d’inverno del proprio raggruppamento. Con orgoglio, la nuova capolista guarda ora tutti dall’alto in basso forte del vantaggio di più cinque sulla seconda forza. “Tutti i ragazzi della Lupa Roma sono tecnicamente molto preparati, dal numero uno al numero venti. Nello scontro diretto con noi è emersa la loro superiorità in questo.” Parole di Danilo Del Beato, tecnico della nemesi Sansa, come ulteriore testimonianza della qualità di un gruppo in ascesa. La capolista brilla per miglior attacco e miglior difesa complessivi nel girone (57 goal fatti, solo 8 subiti), ma la grande forza del gruppo si è vista nelle prime gare del girone di ritorno. Non hanno accusato infatti il contraccolpo successivamente allo scontro diretto perduto, ma anzi, i ragazzi della Lupa sono stati capaci di totalizzare tre vittorie e un pareggio con l’Atletico Fidene  in quattro gare disputate. Un bottino decisamente migliore rispetto a quello raccolto dall’ex capolista Sansa (una vittoria, un pareggio e due sconfitte) che gli è costato il posto in vetta. Una flessione momentanea del gruppo di Del Beato? Una riscossa nervosa della Lupa Roma dopo aver perso il big match per il titolo parziale? Tutto può essere, ma la sensazione è che forse, dovremo attendere la grande gara di chiusura del campionato, Lupa Roma – Sansa, per capire chi delle due strapperà la corona. O quantomeno, questa sarebbe la prospettiva più interessante ed agonisticamente spettacolare.

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