Girone A

L'Accademia è di nuovo terza: affondato il Ladispoli

La formazione di Marini travolge i lidensi di Dolente, concretizzando così il controsorpasso al Tor di Quinto


MARCATORI Borriello 3'pt, Marinacci 16'pt, Longhi 33'pt, Di Nunzio 14'st, Gentilucci 25'st rig.

ACCADEMIA CALCIO ROMA Capodivento 6 (19'st Andrei 6), Amato 6 (14'st Pistillo 6), Palandri 6, Canali 6, Bianco 6, Perseu 6 (16'st Gentilucci 6.5), Abdalla 6, Ciocerini 6.5 (10'st Di Francesco 6), Borriello 6.5 (16'st Pintus 6), Longhi 7 (7'st Bonetta 6), Marinacci 6.5 (14'st Di Nunzio 7) ALLENATORE Marini

LADISPOLI Loioli 5, (1'st Narcelli 6) D'Aguanno 5 (1'st Gabrielli 6), Corsetti 6.5, Pierini 5.5, Aronica sv (2'pt Conte 5), Aracri 5.5 (30'st Anzuini sv), Cagnoni 6 (16'st Mazzone 5.5), Squarcia 6, Napolitano 5.5, Antinucci 5.5, Pascale 5.5 PANCHINA Consorti ALLENATORE Dolente

ARBITRO Pellegatta di Roma 2, voto 6

NOTE Angoli 1-2.


Dopo la recente ed amara disavventura in via del Baiardo, l'Accademia Calcio Roma sconfigge il Ladispoli nella gara da recuperare, concretizzando così il controsorpasso ai danni del Tor di Quinto. Una bella soddisfazione, certamente, per i ragazzi allenati da Andrea Marini: costretti a vincere contro l'ultima della classe per mantenere vivo il sogno play off, sono riusciti a mantenere la calma e a non farsi condizionare dalla terribile eventualità di un ipotetico fallimento. Con la formazione lidense, passata da poco nelle mani di Dolente, è emersa una gara tranquilla, approcciata fin da subito con il giusto atteggiamento e gestita con moderazione sino al triplice fischio, a sancire un rotondo ed inequivocabile 5-0.


Incontrastati In realtà, è molto più interessante guardare la classifica adesso (e tutti gli scenari possibili del duello fra quelle tre alle spalle della Roma) che la partita in quanto tale. In un Academy Sporting Center frustato da un vento continuo, la formazione di casa impiega tre minuti spaccati per rompere l'equilibrio dello zero a zero: ripartenza dell'Accademia, Longhi, palla al piede, vede e serve col contagiri uno splendido filtrante per un Borriello accorrente dalla sinistra. La conclusione del numero nove, non irresistibile, troverà in traiettoria Loioli che si lascerà, tuttavia, sfuggire la sfera per il goal dello 0-1. L'Accademia respira già di sollievo, ma si realizzerà all'altezza del quarto d'ora la gioia più distesa: su calcio d'angolo battuto dalla sinistra da parte di Perseu, arriva il goal del raddoppio locale che porta la paternità di Marinacci. Lasciato fatalmente solo, all'altezza del secondo palo, ad attendere lo spiovente, sarà una bazzecola per lui spingere la sfera di controbalzo in rete. Il Ladispoli, nel corso del primo tempo, avrà l'opportunità di rifarsi con una punizione al 29' dal vertice sinistro dell'area di rigore avversaria, ma la conclusione forte di Napolitano a cercare il primo palo terminerà fuori. E' propio durante questi ultimi respiri della prima frazione di gioco che la squadra ospite prova a costruire in modo corale, andando vicino a una riapertura dei giochi con il tiro di Cagnoni di poco alto sopra la traversa. Per il resto, sono due gli assiomi: l'Accademia costruisce, il Ladispoli soffre e prova a ripartire con qualche palla lunga (male la fase di transizione negativa, in particolare sulla sinistra e in mediana, dove i ragazzi di Marini hanno sempre goduto di enormi spazi). I locali mostrano invece buone cose, sbilanciandosi solo sporadicamente. E', però, un'Accademia a sprazzi (se dobbiamo iniziare a considerarla in ottica finali): talvolta ispirata, talvolta smarrita in ingenui accanimenti. Raccontiamo un aneddoto per entrambi gli aspetti. Nel primo tempo, sulla sinistra, si assiste a un impressionante scambio veloce fra i tre migliori interpreti di inizio gara: Longhi, di classe, appoggia all'indietro per Borriello, che si accentra a favorire l'ingresso sulla corsia esterna di Ciocerini, che chiude l'uno due lanciandosi in profondità a ricevere il cross dello stesso Borriello per poi concludere fuori. Al 33' si formalizza poi il 3-0, firmato Longhi, solo ancora una volta, sulla sinistra a ricevere il lancio per poi bruciare Loioli. Nella ripresa si ammorbidisce il ritmo dei locali e vediamo a questo punto l'altro aneddoto, quello negativo, che mostra all'8' un'azione per vie centrali, cercate insistentemente da ben tre giocatori diversi, accanitisi nell'idea di sfondare il muro lidense, senza riuscire nel tentativo. Con le corsie laterali ( e i compagni lì stanziati) liberi, era preferibile optare per scelte differenti, al fine di evitare pericolose reazioni in contropiede in caso d'errore. Il Ladispoli però, nonostante alcuni accorgimenti presi all'intervallo per chiudere le falle a sinistra (fuori D'Aguanno, dentro Gabrielli avanzato, a prendere il posto di un Antinucci, dunque, arretrato) non riuscirà a reagire. L'Accademia ne approfitta dunque per blindare i tre punti decisivi con Di Nunzio che, trenta secondi dopo il suo ingresso in campo al quarto d'ora, conquisterà da solo il goal del 4-0, resistendo al timido disturbo della difesa nella sua marcia orizzontale sul limite dell'area, per poi battere in rete. Dieci minuti più tardi arrotonderà infine il risultato Gentilucci, freddo dagli undici metri.

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