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Provinciali
24 Marzo 2016
Il tecnico Mattia Migliore
La Polisportiva De Rossi prosegue il suo cammino da capolista del girone F nella più totale serenità. Prima del raggruppamento, con un vantaggio di cinque punti sulla seconda, Le Mole Calcio, con cui ha vinto entrambi gli scontri diretti, non sembrano esserci minacce all'orizzonte. Ne parliamo con il tecnico, Mattia Migliore: “Ho in mano la squadra da due anni, ormai, la conosco bene. Punto debole? Mah, nulla di eclatante. Dobbiamo migliorare sotto l'aspetto dell'attenzione, ma sono ragazzi disponibili di fronte all'apprendimento. Qui puntiamo a divertirci: un aspetto che curiamo particolarmente, molto più di tutte le disquisizioni tecnico/tattiche. Certo, diamo ai ragazzi dei punti fermi su cui lavorare, ma non siamo ossessionati dai risultati.” Anche perché, per ora, la De Rossi non ne ha mai avuto motivo: a parte una sconfitta per 2-1 con lo Sporting Tor Sapienza, i ragazzi di Migliore hanno sperimentato solo la gioia della vittoria in questa stagione. Chiediamo dunque al tecnico se l'apparente assenza di competitività nel girone F sia un dato reale: “Il livello è medio, né alto né basso. Posso dire però, visto che oramai ho conosciuto tutte le altre rivali, che c'è stata una crescita generale nel corso dell'anno: sei, sette squadre di valore sono certamente presenti. Delusioni particolari? No. Nell'unica sconfitta eravamo in inferiorità numerica, ci poteva stare. Forse nella seconda di ritorno con il Trigoria dopo le varie sostituzioni in partita abbiamo sbagliato come atteggiamento.” C'è un dato particolare a minare la perfezione del campionato della Polisportiva De Rossi. Se da una parte, infatti, i ragazzi di Migliore sono titolari del miglior attacco del girone con 86 goal fatti, dall'altra non vanno oltre la quarta posizione in quanto a difesa: tante, effettivamente le 26 marcature subite dalla capolista , ma c'è di più: su diciannove partite solo in tre gare la De Rossi non ha visto la propria rete gonfiarsi. “Sì, è vero. Dietro c'è la bravura degli avversari, da riconoscere, come anche una particolare caratteristica della mia squadra. Fin dall'anno scorso i miei ragazzi sono colpiti dalla foga del goal, una ricerca insaziabile. Non a caso, la maggior parte delle reti subite in questo campionato sono state pressocché inutili, a partita già chiusa. Dopo la gara con il Trigoria però, abbiamo iniziato ad approfondire l'aspetto difensivo e ora vedo una squadra capace non solo di aggredire, ma anche di saper riconoscere le situazioni e gestire il risultato quando serve.” Vista la stretta intesa tra Migliore e i suoi ragazzi, gli chiediamo chi ha compiuto un percorso evolutivo che lo ha maggiormente impressionato: “Alla luce di un miglioramento omogeneo, di tutti e 27 i miei, ho riscontrato passi in avanti importanti da parte di Appolloni, Conteron, Rossi e Zappacosta. Sviluppatisi sotto tutti gli aspetti."
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