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San Cesareo, Scacco: "Fieri di valorizzare il vivaio"

Il tecnico analizza i progressi compiuti dal gruppo nel corso degli ultimi tre anni e la direzione dei lavori futuri

06 Aprile 2016

San Cesareo

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Il San Cesareo è pronto per la volata finale di questa stagione. C'è un po' di delusione per alcuni punti lasciati alle proprie spalle, ma, tutto sommato, il cammino compiuto dai ragazzi di Alessandro Scacco è più che positivo. Ne parliamo direttamente con lui, tecnico del San Cesareo: “Questo è il terzo anno che trascorro con i ragazzi, li conosco bene. E' proprio adesso che si iniziano a vedere i risultati del lavoro svolto e questo ci inorgoglisce. Anche perché,  è bene sottolinearlo, qui al San Cesareo non abbiamo ragazzi di fuori. Abbiamo raggiunto i nostri risultati valorizzando appieno il vivaio locale. Per noi è una grande soddisfazione, al di là dei risultati, constatare la portata dei miglioramenti San Cesareodei nostri giocatori. C'è però un rovescio della medaglia: la nostra rosa, limitata nel numero (18 elementi, ndr) ci ha costretto in più occasioni a grandi sacrifici, a far giocare ragazzi non in forma o ad attingere dal bacino dei 2003. Che tipo di squadra è il San Cesareo? Siamo una fra le formazioni più “piccole” dal punto di vista strettamente fisico; c'è chi, seppur dotato tecnicamente, soffre un po' il confronto in tal senso con gli avversari. Solitamente giochiamo con il 4-3-3 o il 4-2-3-1, dipende dalla partita. Siamo una squadra capace di mantenere i ritmi elevati, e di giocare con intensità, brava inoltre nel progredire palla a terra. D'altronde, vista la nostra struttura fisica, non potremmo fare altrimenti per mettere in difficoltà gli avversari.” Il San Cesareo attualmente è titolare della terza miglior difesa del girone con 19 goal subiti, eppure quasi paradossalmente, è proprio questo l'aspetto che Scacco vorrebbe perfezionare: “Nonostante i numeri, credo che è proprio lì che dobbiamo migliorare. A volte pecchiamo d'ingenuità, commettiamo alcuni errori difensivi individuali che ci sono costate partite. Dobbiamo affinare la concentrazione nella fase difensiva, per evitare che si ripetano episodi di blackout come è successo recentemente con il Giardinetti. Punto di forza? Indicherei il centrocampo, dove ho a disposizione ragazzi come Marbosi, Pilla e D'Uffizi. Giocatori disposti al sacrificio, che interpretano bene entrambe le fasi. Ma sono tanti i ragazzi da citare, anche gli stessi Donnini e Calabrò sono decisivi: è un gruppo ricco di qualità.” Non ha dubbi Scacco nell'indicare la più grande soddisfazione e delusione della stagione: “Sicuramente l'andata con il Centro Calcio Rossonero è stata per noi un punto di svolta. Loro sembravano imbattibili, venivano da sei vittorie consecutive: eppure siamo riusciti a sconfiggerli. La delusione? Mi viene in mente il ritorno con la Spes Artiglio, terminata uno a uno. Abbiamo sprecato numerose occasioni da goal in quella gara.”

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