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L'intervista
13 Aprile 2016
Giovanni Russo
L'Aprilia, agli sgoccioli del campionato, si è ritrovata a dover necessariamente cambiare guida in panchina. Al posto dell'ex Stefano Cappiello, è arrivato Giovanni Russo, figura già interna alla società. A quattro giornate dal termine della stagione, tracciamo con il tecnico il quadro della situazione. “Al mio arrivo ho trovato una squadra demotivata, proveniente da otto sconfitte consecutive. Ma io sapevo, avendo visto in passato alcune loro partite, che il gruppo era di valore e che non meritava assolutamente questa precaria posizione in classifica. Abbiamo iniziato dunque con la Vigor Perconti, contro cui abbiamo perso immeritatamente a detta anche dell'allenatore avversario. Gara terminata 1-0 per loro, a noi mancavano sei titolari. La gioia è stata rimandata alla giornata successiva in cui abbiamo strappato una gran vittoria nello scontro diretto con l'Albalonga (1-2): da allora, il morale della squadra è tornato alle stelle.” E non a torto di certo, essendo l'Aprilia attualmente a più sette sulla zona retrocessione. “Sì, ma non vogliamo ridurci all'ultimo minuto. Dopo il successo con l'Anzio, che poteva essere molto più largo, ora ci aspetta lo scontro diretto con il Cinecittà Bettini. Andremo lì per vincere, senza dubbio, vogliamo la salvezza garantita dall'aritmetica. Gli avversari? Li conosco, vidi la partita d'andata con loro (1-1, ndr). Sono una squadra di qualità, hanno un buon attacco, ma non li temiamo. Il nostro livello è simile, non so dire chi vincerà, ma noi ce la metteremo tutta.” Dopo il gruppo di Moriggi, per l'Aprilia ci sarà la sfida proibitiva con la Lodigiani, seguita dal Futbolclub e, per finire, la Tor Tre Teste. Inutile dunque sottolineare ulteriormente l'importanza del prossimo match. Chiediamo dunque a mister Russo quali lacune abbia trovato all'interno di un gruppo che lui stesso definisce di qualità: “Ho trovato la squadra poco preparata sotto l'aspetto tattico. Prima alternavano il 4-2-3-1 al 3-5-2: non sono riusciti ad assimilarli nel migliore dei modi, ho visto grande confusione nei ragazzi. Ho deciso dunque di mettere da parte quelle che possono essere le mie idee personali, visto il campionato prossimo ormai al termine, per cercare di imprimere nei ragazzi un'identità tattica immediata, che possa far risaltare le loro caratteristiche: parlo del 4-3-3. Abbiamo fatto un grande lavoro in tal senso negli ultimi tempi. Ora siamo determinati, consapevoli di quel che ci spetta: lotteremo per averlo.”
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