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L'intervista
28 Aprile 2016
Albino Isabella
Dopo un interminabile periodo nero la Fortitudo è tornata lì, a quell'ultimo ricordo di vittoria e gioia: Rieti. Successivamente a quel lontano 1-0, conquistato il 2 gennaio, la formazione di Isabella non è più riuscita a festeggiare la piena ricompensa, nel corso di un girone di ritorno avaro di punti. O almeno, sino alla più recente giornata di campionato, quando la Fortitudo è riuscita a ritrovare la vittoria proprio contro la vecchia conoscenza Rieti. Ne parliamo con il tecnico Albino Isabella, concentrato ora nella difficile missione salvezza: “Un periodo assolutamente complesso, i pensieri sono stati tanti. Io in primis mi sono messo in discussione, confrontandomi con la società, che devo assolutamente ringraziare. Perché decidere di tenermi sulla panchina, darmi fiducia nonostante la situazione negativa, non è da tutti. Cosa è successo? Innanzitutto, anche se si tratta di un discorso relativo, la fortuna non è stata dalla nostra parte. Più che altro sono emerse da parte nostra alcune mancanze sotto l'aspetto caratteriale: fin quando le cose andavano bene eravamo sulla cresta dell'onda, poi, nel momento di crisi, ci siamo abbattuti. In quattordici partite senza vincere posso venir fuori pensieri strani: non ce la facciamo, loro sono più bravi... queste sono alcune delle frasi che ho sentito dire dai miei. Non sappiamo soffrire? No, non sono d'accordo. Se così fosse stato, non saprei spiegare la grande presenza durante gli allenamenti: una cosa di cui sono grato ai ragazzi. Più che altro, mancanza di autostima. I miei giocatori vengono da una scuola calcio importante, dove sono stati abituati a gestire le partite da protagonisti. Questo ha portato ad un impatto non semplice con il periodo di crisi. Rieti? Abbiamo svolto una grande prova, una gara mai messa in discussione. Sinora abbiamo sempre avuto dei problemi in fase realizzativa, ma stavolta ce l'abbiamo fatta. I ragazzi sono stati perfetti e io non posso che esserne felice.” Ora la Fortitudo si gode il suo ritorno alla vittoria e, soprattutto, il suo piccolo grande
vantaggio di tre punti sulla zona retrocessione. Aleggia tuttavia la minaccia di questo finale di stagione: restano da disputare due ostici confronti con Tor di Quinto e Accademia Calcio Roma: “E' inutile fare calcoli, per mantenere la categoria dobbiamo fare punti. Abbiamo di fronte a noi una missione davvero dura da portare a termine, tuttavia c'è da dire che nel corso di questa stagione le sfide con le grandi sono sempre state approcciate in modo corretto dai miei, tralasciando l'andata con il Tor di Quinto.” Un pensiero dunque vola inevitabilmente alle prossime avversarie: “La squadra di Almanza è dotata di un'ottima struttura fisica. Sono molto aggressivi, fanno dell'intensità il loro punto di forza. Inoltre in difesa anno delle ottime individualità, fra le migliori di tutto il campionato. L'Accademia? Probabilmente loro hanno un qualcosa in più per quanto riguarda il numero di individualità, possono cambiare il volto di una gara con le sostituzioni.” Chiudiamo infine con un'immagine da conservare: “A fine partita, con il Rieti, Ho visto nei volti dei miei ragazzi qualcosa che non vedevo ormai da lungo tempo, neanche quando vincevamo. Un espressione come per dire: bentornata Fortitudo.”
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