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Finaliste, capitolo VI: Urbetevere, velocità e cuore
La capolista del girone B affronterà oggi alle 17:00 la semifinale con il Savio; focus sui punti forti del gruppo gialloblu
Su un campo familiare, quest'oggi, l'Urbetevere di Barba inizierà la sua avventura nei play off, in cerca di una vittoria contro il Savio, seconda forza del girone A. Poiché prima in classifica all'interno del proprio raggruppamento, la formazione gialloblu, come la Roma, ha avuto il privilegio di riposare durante il primo turno. Incontrerà, in casa, i blues allenati da Marco Iacovolta, capaci di superare, lo scorso sabato, il Frosinone con un 1-1 bastevole per passare.
Velocità e cuore L'Urbetevere è riuscita, dopo una lunga stagione di spallate a denti stretti con le corazzate avversarie, a strappare la soddisfazione della corona, di quell'etichetta che recita: “Prima della classe”. Durante la gloriosa cavalcata, l'unidici di Barba ha sofferto due sole sconfitte. Una al ritorno con il Frosinone (eliminato sabato) e una con la Lazio in prima giornata. Una falsa partenza, quella con i biancocelesti, cancellata ben presto dalla qualità che il gruppo gialloblu ha mostrato senza riserve dalla seconda giornata in poi. Presi dal punto di vista individuale, i giocatori di via della Pisana hanno un tasso tecnico importante, il migliore, tra le non professioniste. Fisicamente c'è un qualcosa di meno rispetto alle rivali play off, ma è una differenza che non spaventa più del giusto. La vera forza del gruppo infatti non è nel duro confronto fisico, ma nella rapidità. Questa, poi, non va a concretizzarsi semplicemente nella velocità di gamba dei singoli interpreti (che c'è eccome) ma in particolare negli scambi, nel cambio gioco, nelle sovrapposizioni e così via: ogni singolo meccanismo funziona, gli ingranaggi si muovono con grande precisione, conferendo alla manovra complessiva una fluidità rara da vedere in campionato. Questa può essere certamente l'arma in più contro il Savio che, di contro, ha mostrato con il Frosinone grande qualità ma poca precisione ed efficacia. Si aggiunga anche, parlando dell'Urbetevere, l'intesa fra i singoli giocatori. Uniti dentro e fuori dal campo, è evidente che conoscano a memoria i movimenti gli uni degli altri: non a caso la percentuale di passaggi sbagliati è davvero limitata.