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Lo Speciale/1

Lazio - Urbetevere parte I: retroguardie a confronto

Primo appuntamento con lo speciale "Nel cuore della finale": analizziamo le difese delle squadre di Girini e Barba

19 Maggio 2016

(Foto©DelGobbo)

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Sabato si scontreranno per il titolo regionale due formazioni famose per la grande qualità dei reparti avanzati, a autori di due tra le manovre offensivi più aggressive, pragmatiche ed efficaci dell'intera categoria. Proprio per questa ragione, assume un valore fondamentale il confronto tra i due pacchetti arretrati di Urbetevere e Lazio, perché, con ogni probabilità, nella finalissima per il titolo Giovanissimi fascia B Elite, vincerà la squadra che compirà meno errori sul piano difensivo. Scopriamoli da vicino.



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PORTIERI Assisteremo probabilmente al confronto tra i due portieri titolari delle rispettive squadre: Giudice per l'Urbetevere, Scardetta per la Lazio. Si tratta di due estremi difensori di spessore, dimostratisi, nel corso del campionato, sempre attenti quando chiamati in causa: pochissime sbavature nel curriculum del loro primo anno d'agonistica. Essendo i guardiani di porta delle due formazioni più forti della categoria, sono anche, paradossalmente, quelli più misteriosi. Alla luce, infatti, della scarsa sofferenza patita da Urbetevere e Lazio nel corso della stagione, il loro intervento diretto nelle singole situazioni si è visto con minor frequenza rispetto a molti altri giocatori dello stesso ruolo. Sarà interessante vedere dunque la reazione di entrambi di fronte allo stress di una finale e se riusciranno a canalizzare tale tensione in una direzione positiva. Visti gli avversari di fronte a loro, l'impressione è che entrambi saranno chiamati a impegnarsi più del solito. In caso di necessità attendono il loro turno Tocci per l'Urbetevere e Conforti per la Lazio.



DIFESE Partendo dalla solidissima coppia centrale biancoceleste composta da Franco e Ronci, la Lazio pone già una barriera di tutto rispetto ai confini della propria area di rigore. Elegante e sicuro il primo, può anche giocare come esterno, coadiuvato dal secondo che, seppur più ruvido, è comunque dotato di grande presenza e pulizia nell'intervento. Passando alle corsie laterali: a destra s'impone la qualità e continuità di rendimento di Pingitore, bravo e puntuale, è un terzino che sbaglia pochissimo, oltreché dotato di un'interessante attitudine al goal. A sinistra Gaetano Friano (Foto©Fuoriarea)corre senza sosta Vecchi, il più dinamico fra i due. Giocatore di quantità, dal gran fiato e passo, può essere un'arma concreta per far male. A disposizione di Girini, c'è Cornacchia, difensore centrale, e i terzini Mihajlovic e Caselli: ricambi affidabili, utili eventualmente in corso d'opera. Versante Urbetevere, anche qui assisteremo con ogni probabilità a una linea a quattro. A guidare il reparto troviamo al centro Friano: difensore attento, preciso nella chiusura, è una torre interessante, cerca spesso il goal sulle palle inattive. Al suo fianco lavora Bruschi, giocatore affidabile. Parlando di terzini, spicca Scomazzon sulla sinistra: abile nelle sovrapposizioni e nell'uno contro uno, diventa un attaccante aggiunto per qualità. Conferisce equilibrio sulla destra Battistelli, che può alternarsi con Saccuti, altra figura d'inclinazione più moderata e difensiva. Bertollini e Fe rappresentano invece validi ricambi per il pacchetto centrale. In conclusione, vediamo due reparti al confronto di grandi qualità, solidi centralmente e dinamici sulle fasce, che metteranno a dura prova il lavoro degli attaccanti di ambedue le fazioni.

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